Rafael Moreno Aranzadi è stato un calciatore con più gol che presenze nell’Athletic Bilbao. Morì a 29 anni di tifo, quando aveva già smesso e faceva l’arbitro. Era il 1922. Trentuno anni dopo il periodico Marca e un altro giornale oggi scomparso decisero di dedicargli il trofeo per il capocannoniere della serie A di Spagna. Nasce il Trofeo Pichichi perché così era chiamato il piccolo attaccante basco. Ieri un tweet di Dario Ricci, giornalista di Radio 24 ha lanciato la proposta: “Perché non intitolare da oggi a Paolo Rossi il titolo di capocannoniere della Serie A?”. Non sarebbe la prima volta che arriva dal mondo della stampa un’idea storica per il pallone. La coppa dei Campioni nasce in seno al quotidiano francese L’Equipe. Il Pallone d’oro è stato istituito dalla rivista France Football. A pensare per primo alla Supercoppa italiana, mutuata dal calcio inglese, fu l’inviato del Corriere dello Sport Enzo D’Orsi alla fine degli anni Ottanta.

La proposta ha raccolto immediatamente il sì del Presidente del Coni Giovanni Malagò. “Non mi permetto di prevaricare, ma mi sembra che l’idea sia straordinaria. È un diritto che devono esercitare la Figc e la Lega Serie A”. “È un’idea che approvo”, ha risposto Gabriele Gravina, presidente della Figc. Ora la palla passa alla Lega Calcio. Ilfattoquotidiano.it ha raccolto gli endorsement di chi nel passato ha vinto questa speciale classifica. Paolo Rossi l’aveva conquistata in Serie B con il Vicenza nel 1977 e l’anno successivo, sempre in biancorosso, nella massima serie. Pablito è stato anche capocannoniere del Mondiale di Spagna 1982 e della Coppa dei Campioni 1983. Ma al di là di questo Paolo Rossi rappresenta (soprattutto) in Italia il gol. E infatti sono tutti d’accordo gli ex bomber.

Roberto Boninsegna è stato capocannoniere della Serie A per due volte di fila (1971 e 1972 con l’Inter). “Certamente. Credo sia un riconoscimento meritato, è stato l’artefice principale del Mondiale vinto in Spagna”. Bruno Giordano è un coetaneo di Pablito (entrambi del 1956) e un bomber di razza che è stato capocannoniere della B e della A (ma non consecutivamente, anzi ha trionfato prima nella massima serie) e di Coppa Italia. “La trovo una proposta molto bella. Lui è stato l’arte del gol fatta persona”. “Sì, molto bella”, conferma Aldo Serena, capocannoniere della Serie A nel 1989. Igor Protti nel 1982 aveva 15 anni, un paio di stagioni dopo avrebbe esordito in prima squadra con il Rimini. Avrebbe vinto il titolo nel 1996 con il Bari a pari merito con Giuseppe Signori. Più tardi avrebbe trionfato anche in C1 (due volte) e in B: “È una bellissima idea. Paolo Rossi è stato l’eroe della mia adolescenza”.

Anche Dario Hubner (vincitore della classifica cannonieri di A, B e C) è sostanzialmente d’accordo: “Gigi Riva e altri che io non ho fatto in tempo a vedere sono stati molto importanti per il calcio italiano, ma il Trofeo Paolo Rossi mi sembra una bella cosa”. In Spagna Pichichi è per estensione utilizzato non solo per la Liga ma anche per gli altri tornei nazionali e internazionali. Metti la parola su Google Traslate spagnolo-italiano e la traduzione è Miglior marcatore. Il trofeo in Italia potrebbe chiamarsi “Paolo Rossi”, “Paolorossi” tutto attaccato oppure se si segue lo spirito spagnolo con il soprannome datogli in Argentina nel 1978 “Pablito”. Il Trofeo Pablito suona bene.

Articolo Precedente

Ti ricordi… Paul Gascoigne che ammattisce la Juventus di Trapattoni e Roberto Baggio

next
Articolo Successivo

Fiorentina, l’impotenza di Rocco Commisso: 200 milioni e tanti proclami per ritrovarsi quart’ultimo in Serie A (con Prandelli)

next