Bisogna lavorare per “garantire le condizioni di massima sicurezza” ai ragazzi, per questo “abbiamo introdotto in questo nuovo dpcm una nuova modalità per assicurare un più efficace collegamento tra comparti diversi”. Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa per illustrare le nuove misure in vista delle festività di Natale, ha parlato della didattica a distanza. “Ci saranno tavoli alle prefetture e starà a loro trovare formule, graduando flessibilmente orari di ingresso e uscita dei ragazzi, per tutelare tutti”, ha aggiunto. Un lavoro di concerto così da garantire “per il 7 gennaio” il rientro alla didattica in presenza “per tutti anche per le secondarie di secondo grado”, almeno, aveva già specificato in precedenza, “per il 75% degli studenti”. “Abbiamo fatto tanto lavoro nelle scuole, abbiamo garantito tutte le condizioni per un rientro in sicurezza ma se l’Rt sale è tutto molto più complicato e ciò che preoccupa è quello che ruota intorno alla scuola”, ha continuato il presidente del Consiglio che, rispondendo a un’ulteriore domanda, ha assicurato che non sarà esclusa nessuna opzione, compresa quella dei turni pomeridiani.

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