Ancora tensioni dentro il Movimento 5 stelle per il caso Puglia. La decisione di quattro consiglieri (su cinque) in Regione di dialogare con il presidente dem Michele Emiliano ha riaperto lo scontro interno a livello locale (ma anche e soprattutto a livello nazionale): ieri l’esponente M5s Cristian Casili è diventato vicepresidente del consiglio regionale e l’ex candidata grillina alle elezioni Antonella Laricchia ha parlato di “tradimento”. Per calmare le polemiche oggi è intervenuto su Facebook il capo politico reggente Vito Crimi: “Il M5s non è entrato nella nuova giunta guidata da Michele Emiliano e non fa parte delle forze che governano la Regione“, ha precisato. Quindi, in riferimento alla stessa Laricchia, ha aggiunto: “Invece di puntare il dito e parlare di tradimento, cerchiamo di lavorare nell’interesse dei cittadini”. Sotto il post del leader ha però subito risposto, proprio tra i commenti di Facebook, Alessandro Di Battista, in prima linea insieme all’ex ministra Barbara Lezzi contro l’accordo con i dem: “Forlani deve averti preso l’account. Controlla”, ha scritto evocando l’ex segretario della Democrazia cristiana Arnaldo Forlani. Ma se c’è una parte del Movimento che insiste nel rifiutare la collaborazione con Emiliano, il fronte governista spinge perché il dialogo non venga chiuso. Tanto che proprio l’assessorato al Welfare potrebbe essere assegnato al M5s nei prossimi giorni. Il governatore dem, intervenendo oggi a SkyTg24, lo ha confermato: “Dal 2013 sostengo che il fronte progressista deve restare unito, l’unica soluzione per governare il Paese era unire Pd e M5s. Ora ci siamo a Roma, ieri” in Puglia, invece, c’è stato “l’inizio di un dialogo, poi saranno le loro regole interne a decidere se entrare in giunta o no, noi abbiamo riservato una delega chiave come quella al Welfare”.

Per i 5 stelle il nodo è molto delicato. Gli Stati generali, appena conclusi, ancora non hanno indicato la nuova leadership (attesa entro fine anno) e in questa fase di limbo le tensioni interne restano molto alte. E non solo: la Puglia è stata proprio terreno di scontro durante la campagna elettorale delle scorse elezioni Regionali tra i governisti (con lo stesso presidente del Consiglio che auspicava il dialogo con i dem) e chi invece ha ottenuto di far correre da solo il M5s. L’intervento di Crimi di oggi è stato fatto proprio per cercare di ridimensionare il caso ed evitare di creare nuove ferite in un momento già molto delicato. “Dopo una campagna elettorale condotta senza fare sconti a nessuno”, ha scritto Crimi nel suo post, “promuovendo le nostre buone idee e proposte, abbiamo scelto di riconoscere la legittimità di chi ha vinto le elezioni e di accettare il confronto, senza preconcetti. Un confronto che ha l’obiettivo di individuare temi, punti programmatici, azioni concrete da compiere per il bene cittadini pugliesi”. Per quanto riguarda il dialogo con Emiliano ha specificato: “Non è un segreto che nelle ultime settimane il presidente Emiliano abbia aperto ad una fattiva collaborazione nell’interesse della regione, chiamata ad affrontare delle sfide molto importanti. Tra queste ricordo la questione Taranto, la ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese, il reddito energetico e tanti altri temi a noi cari. I nostri quattro consiglieri regionali che hanno accettato di sedersi al tavolo per trovare punti di convergenza e per sottoporre le istanze che il MoVimento pugliese ritiene prioritarie, lo hanno fatto con spirito costruttivo e senso di responsabilità, in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese e dunque anche per la Puglia.

Crimi ha anche difeso la necessità di collaborazione istituzionale: “Siamo i primi a riconoscere l’importanza della leale collaborazione istituzionale, della necessità di preservare la coesione nell’Italia attraversata dal Covid, del fatto che al di là dei colori e delle posizioni ciò che conta sono le proposte. Se sono buone o cattive, se aiutano i cittadini o meno. Ebbene questo hanno fatto i nostri 4 consiglieri in Puglia”. E, ha detto ancora Crimi, i quattro che hanno scelto il dialogo lo avrebbero fatto per il bene della Regione: “Hanno scelto di non arroccarsi sui soli interessi del M5s, ma di incidere per il bene di tutti i pugliesi. La decisione della maggioranza di conferire la carica di vice presidente del Consiglio Regionale, un ruolo di garanzia e non politico, al nostro Cristian Casili, al quale rivolgo i migliori auguri, è stato un riconoscimento per l’apertura al confronto tra le parti“. E ha chiuso: “Ora, anziché puntare il dito e parlare di tradimento, cerchiamo di lavorare nell’interesse dei cittadini, con l’obiettivo di raggiungere dei risultati che vorremmo realizzare. Cerchiamo di costruire, di contaminare positivamente le altre forze politiche, portandole anche a superare alcune logiche del passato”. Quanto avvenuto “non è un ingresso in giunta, non è un ingresso in maggioranza. È sicuramente un momento importante per superare i retaggi del passato e iniziare a parlare di futuro, di cose da fare per la Puglia e per tutti i cittadini pugliesi”.

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