Gentile ministra, sinceramente non vorrei essere al suo posto e non ho intenzione di unirmi alla pletora di teorici dei banchi scolastici laureati sulle parole crociate e virologi con un master al Bar Centrale, per dirle cosa dovrebbe fare. L’Italia sta pagando il suo tributo alla burocrazia infernale e all’assalto ventennale alla Sanità Pubblica che ci legano le mani di fronte al virus bastardo.

Ma è indiscutibile che dobbiamo molto anche alla mancanza di cultura scientifica e di allenamento al ragionamento logico, e questo, cara Lucia Azzolina, è campo suo.

Nell’ultima lettera che le ho scritto ho dato luminosa prova di questa ignoranza scientifica. Infatti, ho sostenuto che gli studenti dovrebbero essere informati sul fatto che la materia di cui siamo costituiti è praticamente vuota; infatti ho scritto che se portassimo il nucleo dell’atomo alla misura di una ciliegia e lo appoggiassimo sopra un tavolino di un bar romano, il più vicino satellitino che gli gira intorno, compirebbe un percorso che toccherebbe Albania e Austria; disgraziatamente, lo ammetto, ho dichiarato il falso. Alcuni gentili lettori me lo hanno fatto notare. Per conoscere la verità mi sono rivolto a una grandissima e gentilissima fisica nucleare, Maddalena Pedio, la quale mi ha confermato che sono un ignorante, spiegandomi che se il nucleo dell’atomo fosse grande quanto il cerchio al centro del campo di calcio dell’Olimpico gli elettroni più vicini sorvolerebbero Milano e Palermo. Comunque, quindi dentro di noi lo spazio vuoto è un milione di milioni di volte maggiore di occupato da nuclei e satelliti atomici.

Ora signora ministra, le giuro che la storia della ciliegia non me l’ero inventata, l’ho letta su un testo apparentemente autorevole e scientifico, e posso quindi concludere che la coscienza popolare delle misure atomiche è un po’ incasinata. Ed è un peccato perché se la gente sapesse che dentro il suo cervello non c’è praticamente nulla, forse si prenderebbe meno sul serio, il che farebbe un gran bene a pil e anche ai matrimoni.

Lo stesso problema l’ho riscontrato scrivendo un articolo sulle decine di migliaia di miliardi di batteri che ci abitano e ci permettono peraltro di vivere: ad esempio sono loro a trasformare in sostanza digeribile buona parte del cibo che ingurgitiamo. E non è senza disgusto che devo ammettere che mi alimento, in ultima analisi, di merda di batterio, ma non farlo è impossibile!

Il ruolo nella nostra vita di questi microorganismi è tale che oggi la scienza li definisce come una specie di organo aggiuntivo detto microbiota.

Giorni fa decisi di raccontare che queste migliaia di miliardi di batteri amici pur pesando poco più di un chilo complessivamente, sono più numerosi delle decine di migliaia di miliardi di cellule che ci compongono (i microorganismi sono proprio piccolissimi, anche le cellule, ma i batteri molto di più!!!); ora gentile ministra, sappia, che anche su questa informazione vige il caos: c’è chi dice che mediamente un essere umano vive in simbiosi con 30mila miliardi di batteri, altri si spingono fino a 100mila miliardi. Ora credo che se la scuola si occupasse di più di fornire informazioni su questioni tanto importanti, in Italia avremo meno negazionisti. Il negazionismo Covid al pari con il terrapiattismo nasce da un vuoto di conoscenze oltre che al vuoto cerebrale che condividiamo tutti.

Una maggiore coscienza della realtà porterebbe anche meno persone a usare in modo nazista detergenti in grado di sterminare il 99,99% dei batteri che vivono in simbiosi con noi nelle nostre case: infatti ci sono anche fantastiliardi di germi che vivono sulla nostra pelle, e nelle nostre case; si cibano dei milioni di scaglie di pelle che si staccano dal nostro corpo in continuazione e raggiungono per questo stati di estasi mistica alimentare, ci considerano Dio e ci ricambiano conducendo una guerra spietata ai batteri e ai virus dannosi per la nostra salute. E questo non è un piccolo problema in questo momento visto che siamo costretti a disinfettare le nostre mani e abbiamo dovuto rinunciare ad abbracci, baci e strette di mano che prima ci permettevano uno scambio regolare di batteri con altri umani e arricchire la biodiversità della fauna batterica alleata.

Sarebbe importante che gli italiani sapessero che sterminare i batteri domestici buoni è un crimine: innumerevoli ricerche dimostrano che vivere in case asettiche nuoce gravemente alla salute, in special modo a quella dei bambini. E mi permetto di osservare che sterminare questo nostro esercito antivirus nel pieno di una pandemia è una delle azioni più masochiste che si possa compiere.

Ma siccome criticare è facile ho deciso di fare qualche cosa di utile per aiutare gli insegnanti in questo momento difficile. È evidente che la didattica a distanza richiede uno sforzo titanico per ottenere l’attenzione degli allievi. Da anni propongo inutilmente al suo ministero di aprire un portale web, dove insegnanti e persone di cultura possano pubblicare le loro lezioni e conferenze di maggior successo in modo tale da fornire ispirazione ai docenti. Ho quindi aperto la pagina Facebook “Didattica con Passione” dove le persone volonterose possono segnalare i link a quanto è già disponibile in rete o postare i propri video.

Altre lettere alla ministra Azzolina:

Cara Azzolina, la scuola è noiosa: non insegna quel che serve sapere
La scuola è noiosa perché non parla dei misteri della scienza – Lettera alla ministra Azzolina
Allo studente non far sapere che la fisica è stupefacente più delle pere!

Articolo Successivo

Stati generali della scuola digitale, “serve più riflessione e la progettazione della didattica a distanza. La rete il problema più grande”

next