Il parere del Comitato tecnico scientifico regionale era negativo: la Regione Sardegna non avrebbe dovuto riaprire le discoteche a cavallo di ferragosto. Ma quell’opinione rimase inascoltata. Lo riferisce Repubblica.it, citando un’email inviata dagli esperti all’assessore della Sanità Mario Nieddu e al direttore generale della Sanità Marcello Tidore già il 6 agosto, quando l’ordinanza di riapertura poi firmata dal governatore Solinas era ancora una bozza. La vicenda è quella sollevata dalla trasmissione Report, su cui la procura ha deciso di aprire un’inchiesta per epidemia colposa: durante l’estate, quando l’isola era alle prese con un’impennata di casi da Covid-19, la Regione decise di consentire la riapertura delle discoteche per qualche giorno. Il caso esplose su tutti i giornali, fino alla decisione del governo di intervenire per chiuderle nuovamente in tutto il Paese. I giornalisti di Rai3 hanno quindi acceso un faro sul parere del Comitato tecnico scientifico che risulta allegato all’ordinanza di Solinas, denunciando di non averlo potuto consultare. Anche diversi consiglieri regionali di maggioranza e opposizione hanno dichiarato di non averlo mai visto, ma ora iniziano a trapelare i primi dettagli.

Il parere vero e proprio, datato 11 agosto stando all’ordinanza, ancora non c’è. Ma la mail consultata dal quotidiano romano, risalente a qualche giorno prima, non sembra lasciare spazio a dubbi: gli scienziati erano contrari. “Stiamo assistendo all’apertura di attività dove addirittura l’assembramento viene ostentato come elemento di richiamo pubblicitario“, si legge nella comunicazione degli esperti all’assessorato alla Sanità. Oltre a respingere l’ipotesi di riaprire le sale da ballo, il Cts regionale è fortemente preoccupato per gli assembramenti documentati dalle foto sui social. Cinque giorni dopo, però, Solinas firma l’ordinanza n.38, finita ora sul tavolo della Procura di Cagliari. I magistrati vogliono vederci più chiaro anche sull’esistenza del parere successivo, espresso proprio l’11 agosto, per capire se la Regione abbia consentito l’apertura dei locali della Costa Smeralda nonostante fosse a conoscenza dei rischi.

Mentre i pm iniziano a muoversi, in Regione i partiti di opposizione intendono ora istituire una commissione di inchiesta per far luce sugli aspetti connessi alla gestione dell’emergenza Covid in Sardegna. Uno dei primi punti su cui la commissione sarà chiamata a fare chiarezza riguarda proprio il parere del Comitato tecnico scientifico che l’ordinanza firmata dal governatore Solinas 11 agosto dà per acquisito. Tuttavia, in pochissimi sono a conoscenza dei contenuti di quel documento, sul quale la Regione ha fondato le motivazione per non spegnere la musica durante il Ferragosto. I Progressisti avevano fatto richiesta di accesso agli atti, ma non hanno mai avuto risposta. Il faro della commissione – hanno spiegato stamattina Francesco Agus, Gianfranco Ganau e Michiele Ciusa, rispettivamente capigruppo di Progressisti, Pd e M5s, per Leu c’era il consigliere Eugenio Lai – sarà però puntato sull’organizzazione complessiva della macchina dell’emergenza.

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