“Mi è scappata la parola virus, ma non intendevo il Coronavirus”. E ancora: “Non mi hanno fatto finire di parlare, poi il Sap di Tonelli ha ritagliato tutto e i giornali ci sono cascati, è una questione politica”. In fondo “io e il presidente Michele Emiliano, quando stavamo in strada, abbiamo ripulito questa Regione”. Giuseppe Tiani in queste ore è uno dei personaggi più discussi del web, e non solo. Segretario del Siap, un sindacato delle forze di polizia di centrosinistra (presieduto dal fratello Francesco), nel 2019 è stato nominato presidente di InnovaPuglia Spa, una società di scopo della Regione Puglia – con un compenso annuo di 40mila euro (che si somma al suo stipendio da funzionario di polizia) motivo per il quale è stata posta al Ministero dell’Interno una questione di compatibilità. Tiani è l’autore della ‘gaffe’ che lo ha portato a chiedere, durante una riunione in streaming della Commissione affari costituzionali della Camera, l’utilizzo per i poliziotti di un ciondolo che “per un metro cubo attorno a chi lo indossa genera cationi che inibiscono qualsiasi virus abbia segno positivo”. Contattato da ilfattoquotidiano.it, il sindacalista prova a difendersi.

Tiani, ma lei questo ciondolo dove l’ha trovato?
Ci sono due articoli pubblicati su internet, uno su Repubblica Milano e l’altro su Repubblica Roma. È una nuova tecnologia israeliana, fra le più avanzate, di ionizzatori d’aria portatili, che si possono utilizzare anche in ambito sanitario. Ma non ho mai detto che protegge dal coronavirus. Lo ha pubblicato Repubblica, due volte. Non è una fake news. Le mando tutto.

Va bene leggeremo. Lei ha detto che questo toglie qualsiasi virus abbia segno positivo…
Hanno tagliato il mio intervento, poi il Sap di Gianni Tonelli – sindacato di polizia vicino alla Lega, ndr – che sappiamo i metodi che utilizza, ha estrapolato 30 secondi, l’ha messo in rete e ha strumentalizzato il video. Perché io dicevo ‘A’ e Salvini diceva ‘B’. Ma è una questione tutta politica, tentare di infrangere la mia specchiata moralità.

Ma scusi, ma ammesso che funzioni, cosa c’entra lo ionizzatore d’aria con la sicurezza dei poliziotti?
Gli agenti si trovano spesso a lavorare in ambienti insalubri, dove passano ore e ore a fare intercettazioni. Oppure si trovano a contatto con persone appartenenti a un certo, come dire “proletariato penale” (inteso come clochard o migranti senza fissa dimora, ndr), o ancora allo stadio o in manifestazioni in mezzo a migliaia e migliaia di persone che hanno difficoltà a garantire igiene di un certo tipo. Ecco, per tutto questo, un purificatore d’aria portatile può essere utile.

Quindi lei pensa veramente che un purificatore d’aria messo al collo possa eliminare i batteri?
Ma certamente non ho detto che bisogna togliere la mascherina, non ho detto questo, nella maniera più assoluta! Potete rivedere l’intervento. Io stavo rivendicando l’utilizzo della tecnologia anche per la salubrità dei nostri ambienti di lavoro. È una rivendicazione sindacale. Noi facciamo intercettazione nei tuguri… ci sono delle difficoltà che dobbiamo conoscere.

Insomma, è stata una manipolazione politica?
Ma certo. Io sono noto per essere una persona tutta d’un pezzo, io non dico mai una parola fuori posto. Avevo con me un ingegnere che si occupa di queste cose per lavoro. Io sono un poliziotto democratico e non sono ben visto da tutti. Io ho fatto la mia campagna per Michele Emiliano a spada tratta, ovviamente, perché sono impegnato politicamente, ho un’aspettativa sindacale da tanti anni.

Con il governatore Emiliano c’è una grande sintonia, dunque?
Con il presidente abbiamo lavorato per strada, quando era magistrato antimafia e io ero un poliziotto che ha ripulito la Puglia insieme a lui, ognuno per le proprie competenze. Conoscendo lui la mia statura morale, per un incarico delicato ha posto lì un guardiano che ha qualche competenza. Io sono laureato in materie giuridiche nel 1986 e lui ha messo una persona di fiducia perché le cose andassero bene. E infatti Innova Puglia funziona perfettamente.

La direzione Risorse Umane del Ministero dell’Interno il 9 luglio scorso emesso un parere dove si pone una questione di compatibilità, per i suoi incarichi, in riferimento all’art. 50 art. 50 dpr n. 335/82 “vieta espressamente agli appartenenti ai ruoli di Polizia di Stato l’esercizio di attività professionali, commerciali, industriali nonché l’assunzione di impieghi pubblici e privati e l’accettazione di cariche in società costituite a fine di lucro”. Innova Puglia nella pratica non è a fini di lucro, ma tecnicamente è una SpA…
È una questione che non esiste, se fossi stato incompatibile non sarei stato nemmeno nominato.

Una volta conclusa l’intervista, Tiani ci gira su whatsapp i due articoli di Repubblica da cui avrebbe preso spunto per il suo intervento alla Camera: si tratta di due “contenuti sponsorizzati”, in pratica pubblicità a pagamento di quelle che si trovano anche sui quotidiani cartacei – in gergo giornalistico si chiama ‘pubbliredazionale’ – che promuoveva una “startup innovativa di Isernia”.

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