Il presidente del Kosovo, Hashim Thaçi, si è dimesso questa mattina, dopo che il Tribunale speciale dell’Aja ha confermato le accuse di crimini di guerra e contro l’umanità commessi durante la guerra con la Serbia nel 1998-1999. Thaçi era uno dei leader dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (Uck), organizzazione paramilitare kosovaro-albanese impegnata nel conflitto contro l’esercito di Belgrado. Ad annunciare le dimissione è stato l’ormai ex presidente in una conferenza stampa a Pristina. “Mi dimetto per proteggere la mia dignità, mi dimetto dalla carica di presidente del Kosovo”, ha affermato Thaçi. Secondo i procuratori de L’Aia, è responsabile di un centinaio di uccisioni, torture, rapimenti, persecuzioni, sparizioni forzate ai danni di militari e membri della comunità serba, rom e oppositori politici di etnia albanese.

“Vi invito a non perdere la speranza in questi momenti difficili per me, per la mia famiglia, per l’intero Paese”, ha detto Thaci ai giornalisti. “L’accusa contro di me e i miei compagni è un piccolo prezzo da pagare per la libertà del nostro Paese”. L’Uck combatté nel conflitto armato del 1998-1999 contro le forze serbe di Milosevic. A porre fine alla guerra fu l’intervento della Nato che bombardò per 78 giorni la Serbia, costringendo Milosevic a ritirare le truppe dal Kosovo e a rinunciare alla sua politica di repressione e pulizia etnica nella provincia meridionale. Il Kosovo proclamò l’indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008.

Come molti altri politici kosovari nel Partito Democratico, anche Thaçi ha ricoperto un ruolo chiave all’interno dell’Uck. “Sono orgoglioso di aver fatto parte dell’Uck, sono orgoglioso di aver combattuto insieme alla Nato contro il regime di Slobodan Milosevic“, ha aggiunto l’ex presidente.

Thaçi ha detto che si recherà presto spontaneamente all’Aja per presentarsi ai giudici del Tribunale speciale, istituito per indagare sui crimini dell’Uck. Le accuse di crimini di guerra sono state confermate oggi anche nei riguardi di Kadri Veselj, ex capo del Parlamento del Kosovo e anche lui tra gli ex leader dell’Uck. Altri due ex militanti, Jakup Krasniqi e Redzhep Selimi, sono stati arrestati ieri a Pristina e trasferiti all’Aja. Il Tribunale speciale aveva sollevato le accuse di crimini di guerra a carico di Thaci, Veselj e altri ex leader Uck il 24 giugno scorso.

Lo scorso luglio Thaci era stato interrogato per quattro giorni dai giudici del Tribunale dell’Aja, negando ogni accusa e ribadendo che quella dell’Uck contro Milosevic fu una “guerra giusta” per la libertà e l’indipendenza del Kosovo. “Nessuno può riscrivere la nostra storia“, aveva detto al suo ritorno a Pristina.

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