Si presenta con una mascherina tricolore sul muso, la Nuova Fiat 500 elettrica. “Il rinascimento italiano, il simbolo dell’impegno di Fca per la ripartenza”, ha detto il presidente del marchio Fiat Olivier Francois, riferendosi ai 300 milioni di mascherine prodotte finora negli stabilimenti Fca. Addirittura “l’inizio di una nuova era e una dimostrazione di concretezza” per quello di Fca, John Elkann. Al di là della retorica del momento, legato a quella che è probabilmente l’ultima grande anteprima mondiale prima che Fca confluisca in Stellantis, alla Pinacoteca Agnelli di Torino è andato in scena un cambiamento di rotta significativo per l’azienda italiana, su più fronti.

Innanzitutto, il prodotto. Parliamo di un premium green che prima non c’era, almeno in questi termini: una gamma arricchita dalla inedita 3+1 (quattro porte, di cui una che si apre controvento sul lato destro), che va ad affiancare le più tradizionali versioni berlina e cabriolet. Un omaggio alla tradizione della prima 500, quella del 1957, con le porte incernierate sulla parte posteriore.

Una necessità, più che un omaggio, è invece la motorizzazione 100% elettrica. Nata su una piattaforma che, almeno stando alle dichiarazioni dell’azienda, è profondamente modificata rispetto a quella della 500 con motori a combustione. E che secondo alcune fonti sarebbe costata 700 milioni di euro, decisamente meno rispetto a quanto altri costruttori spendono per architetture elettrificate che danno vita a un singolo modello, o a una famiglia di veicoli a batteria. Ma soprattutto lascia aperti interrogativi sulle annunciate “sinergie” con quelle dei promessi sposi di Psa, sebbene lo stesso Francois spieghi che “verrà usata anche per altre auto elettriche”.

Quelle della nuova 500, di batterie, sono agli ioni di litio e hanno due livelli di capacità: 23,8 kWh e 42 kWh, che alimentano due versioni con potenze di 70 kW e 87 kW, garantendo rispettivamente un’autonomia ufficiale di 180 km e 320 km nel ciclo WLTP. Non avendo ancora avuto l’opportunità di guidare l’auto, ci si deve fidare. Anche se sappiamo che, in una vettura elettrica, l’autonomia dipende da tanti fattori (piede più o meno pesante, condizioni climatiche, etc.), e la forbice in genere si restringe.

A contare sono anche le dimensioni, certo. Quelle della nuova 500 elettrica crescono rispetto al passato: sei centimetri in più in larghezza (1,69 m) e 4 in lunghezza, che ora diventa di 3,61 metri. Gli accumulatori del resto hanno bisogno di spazio e ricavarlo non è un gioco, specie su un’auto le cui proporzioni sono intoccabili.

Gli allestimenti disponibili sono tre: Action, Passion e Icon, ognuno con livelli di dotazioni e optional dedicati, tra cui spiccano i sistemi di sicurezza e assistenza alla guida di ultima generazione. Mentre per quanto riguarda il listino, peraltro di ardua interpretazione, va detto che l’allestimento base è previsto solo sulla berlina: costa 26.150 euro, che per effetto degli incentivi statali diventano 19.900 o addirittura 15.900, se si ha un’auto da rottamare. E’ quello il prezzo di partenza, che tuttavia lievita ben oltre i 30 mila se si opta per versioni come cabrio e 3+1, o comunque più ricche e potenti.

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