Salve tutte le competizioni nazionali e regionali, stop a quelle provinciali. È il più importante criterio per capire quali sport di contatto a livello dilettantistico sono stati fermati con il nuovo Dpcm del 18 ottobre, valido fino al prossimo 13 novembre. Il governo, che una settimana fa aveva fermato lo sport a livello amatoriale, ha imposto una ulteriore stretta per tentare di arginare la crescita dei contagi da coronavirus. Lo sport dei dilettanti però non si ferma in blocco. Innanzitutto, sono consentiti per tutti gli allenamenti, anche se “solo in forma individuale” e quindi senza la classica partitella. Inoltre, proseguono anche la maggior parte dei campionati. Il primo chiarimento è arrivato direttamente dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: “Proseguono partite e gare sportive dilettantistiche a livello regionale e nazionale, mentre per il livello provinciale, società e associazioni sportive ed enti di promozione proseguiranno gli allenamenti degli sport di squadra ma solo in forma individuale, come le squadre di serie A all’inizio della fase due. Per fare un esempio: la squadra di una scuola calcio di giovanissimi o pulcini potrà continuare ad allenarsi, ma senza giocare partite“, ha spiegato Spadafora su Facebook.

Quindi, cosa si ferma e cosa no tra le 130 discipline considerate sport di contatto? Nel Dpcm è scritto che “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato italiano paralimpico e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali”. Inoltre, si legge anche che “l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni“. “Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale“, prevede ancora il Dpcm.

La prima distinzione riguarda infatti lo sport amatoriale e quello dilettantistico. Con la parola amatore si intende solamente chi gioca una partita di calcio, basket, pallavolo o qualsiasi altro sport tra amici, senza che alle spalle ci sia nessuna federazione, ente di promozione sportiva o lega dilettantistica. Chi partecipa invece a un torneo organizzato da una associazione sportiva dilettantistica (ASD) o da una società sportiva dilettantistica (SSD), per cui è previsto quindi un tesseramento, è comunque considerato dilettante. Questo tipo di attività, salvo diverse interpretazioni, è bloccato almeno fino al 13 novembre con il nuovo Dpcm.

Chi gioca, chi è in dubbio – I campionati legati alle federazioni invece proseguono, se sono a carattere nazionale o regionale. Per quanto riguarda questi ultimi, però, le Regioni potrebbero decidere diversamente con proprie ordinanze, come per ora ha fatto la Lombardia. Laddove le competizioni si fermano – e questo vale anche per tutte le giovanili – potranno continuare gli allenamenti ma solo in forma individuale e quindi senza la classica “partitella” finale. Ecco l’attuale situazione:

Calcio, Serie D – Va sicuramente avanti la Serie D di calcio che è un torneo nazionale

Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria – Il nuovo Dpcm non ferma questi campionati, ma le Regioni con proprie ordinanze potranno imporre una ulteriore stretta. Per ora, è il caso della Lombardia, che ha fermato tutti i campionati dall’Eccellenza in giù.

Calcio femminile – Vale quanto appena scritto: tutti i campionati nazionali vanno avanti, per quelli regionali dipende da territorio a territorio.

Terza Categoria – Stop ai campionati

Giovanili – Anche in questo le Regioni possono imporre restrizioni più ampie. In base al Dpcm vanno avanti Under 19, Under 17, Under 16, Under 15 e Under 14 regionali, mentre si fermano tutti i campionati provinciali e l’attività di base (categorie Esordienti, Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici).

Calcio a 5 – Il livello provinciale parte dalla Serie D: gli altri campionati possono proseguire. I campionati A e A2 sia maschile che femminile, così come la B maschile, sono certi di proseguire. Per la C, invece, le Regioni potrebbero sospendere le competizioni, come ha fatto per ora la Lombardia.

Basket – Per la pallacanestro vale lo stesso discorso: non solo la Serie A, ma tutti i campionati nazionali vanno avanti. Solo le competizioni provinciali, che nel basket sono poche, si fermano. Tutti i tornei regionali potrebbero essere bloccati da ordinanze dei governatori.

Volley – Oltre alla Serie A e A2, per ora prosegue anche tutta la Serie B e sono salve anche la C e la D (ancora a carattere regionale). Si fermano invece la Prima, la Seconda e la Terza Divisione, così come tutti i campionati giovanili a livello provinciale.

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