Prime, approssimative, indicazioni sui contenuti della prossima legge di bilancio. Una manovra che, come ricordato nei giorni scorsi dal ministro per l’Economia Roberto Gualtieri, avrà dimensioni mai viste prima. Nella legge dovrebbe entrare un nuovo pacchetto da 2-3 miliardi di euro in forma di sgravi contributivi per favorire assunzioni a tempo indeterminato. Dovrebbero essere inoltre stanziati altri 3-4 miliardi per una proroga della cassa integrazione Covid destinati ai settori produttivi in maggiore sofferenza, valutati in base all’entità del calo dei fatturati.

Sulle misure della prossima manovra il ministro Gualtieri ha fornito alcune indicazioni questa mattina nel suo intervento alla presentazione del rapporto d’autunno del Centro studi di Confindustria, confermando la presenza di “misure ponte anti – crisi”. E’ un bene “avere l’adeguato livello di flessibilità delle risposte che ci consenta di dare anche per l’anno prossimo degli interventi che siano aderenti alla specifica situazione dell’economia italiana impattata da questa crisi, in questo periodo ponte di alcuni mesi” fino ai vaccini “e per una certa coda”, ha detto il ministro che ha poi aggiunto c’è stata finora “creatività e capacità della politica di bilancio di andare in profondità, con misure via via più focalizzate su settori e ambiti specifici e così faremo anche per la parte di politica di bilancio l’anno prossimo”.

Gualtieri ha anche affermato che il governo ha “intenzione di potenziare il nuovo programma” per incentivare gli investimenti privati, che si chiamerà “Transizione 4.0, le ambizioni sono molte, vedremo i dettagli, ma ci sarà un forte potenziamento, con l’iperammortamento, con interventi molto importanti a sostegno dell’innovazione delle imprese”. Impresa 4.0 “ha funzionato e sarà sicuramente una componente importante del nostro piano che noi auspichiamo, e chiediamo il vostro aiuto, produca un aumento di investimenti addizionali”, ha concluso il ministro.

Il pacchetto di tagli e aiuti per supportare la ripresa di aziende e lavoro vale circa una decina di miliardi, di cui 2 servono a stabilizzare il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti con redditi tra 28mila e 40 mila euro. A questo, sul fronte fiscale, potrebbe aggiungersi l’avvio, probabilmente dalla metà dell’anno, dell’assegno unico per i figli fino a 18 anni – dote ipotizzata 6 miliardi – che ancora aspetta il definitivo via libera del Senato. Gli aiuti alla famiglia sono “fortemente intrecciati” alla nuova Irpef, che si disegnerà con una nuova delega fiscale. Per ora si stanno studiando le tempistiche dei vari interventi, “il sequencing”, come dice Gualtieri, che conferma l’intenzione di avere “le due riforme pienamente operative dall’inizio del 2022”.

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Le stime di Confindustria: “-10% Pil nel 2020. Uso fondi Ue sarà bivio cruciale”. Gualtieri: “Transizione 4.0 per incentivare investimenti”

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