La seconda ondata in Italia può arrivare se iniziamo a comportarci come gli inglesi. Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto finora. Stringiamo la cinghia, anzi stringiamo la mascherina un po’ di più e arriviamo fino alla fine dell’inverno. Poi possiamo cominciare un po’ a mollare e a riprendere alcune abitudini che avevamo prima. Valichiamo l’inverno e già saremo un pezzo avanti“. Lo assicura a “Dimartedì” (La7) Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, a proposito di una eventuale seconda ondata in Italia.

La virologa smentisce l’assunto propugnato da altri medici, secondo cui il virus contagia di più ma è meno aggressivo: “Questa affermazione non è sostanziata da alcun cambiamento significativo all’interno del genoma virale, che dà le istruzioni al motore del virus. Quindi, se il genoma del virus è invariato, non si può dire che un virus è diventato meno grave. Perlomeno chi fa il virologo non lo può dire. Possiamo dire, però, che questo virus è sicuramente molto contagioso e che esercita la sua gravità in alcune situazioni. Ad oggi, per fortuna, non è diventato più grave, però non si è nemmeno attenuato. Siamo noi a essere diventati più bravi a gestirlo“.

Ilaria Capua, infine, invita tutti a vaccinarsi contro l’influenza e sottolinea: “E’ assolutamente da fare comunque. Io sono certa che ci sarà un piano di distribuzione del vaccino. Se però gli italiani si fossero vaccinati con regolarità negli anni passati, non solo avremmo avuto meno spese sanitarie e meno ricoveri in ospedale per l’influenza, ma adesso avremmo anche più stock di vaccini influenzali. Ed è per questo motivo che la sanità pubblica va fatta sul lungo periodo e non nel breve periodo o in emergenza”.

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