Un nuovo record giornaliero di casi di coronavirus a livello globale: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i contagi nel mondo sono stati 307.930 nelle ultime 24 ore, il livello più alto in assoluto dall’inizio della pandemia. Allo stesso tempo, riporta l’Oms sul proprio sito, vi sono stati oltre 5.500 nuovi decessi, per un totale di 917.417 vittime. Nel mondo i casi di contagio confermati si avviano verso quota 29 milioni. Il precedente record giornaliero era stato segnato il 6 settembre scorso con 306.857 nuove infezioni. Tra i paesi più colpiti gli Stati Uniti: il numero dei morti ha superato quota 194mila secondo il database della Johns Hopkins University Dall’inizio della pandemia negli Usa sono guarite 2.451.406 persone.

Dall’altra parte del mondo la premier neozelandese Jacinda Ardern ha prorogato di un’altra settimana, ovvero fino al 21 settembre, le restrizioni in vigore per contenere la diffusione del Covid-19 dicendosi favorevole a un approccio “di cautela” dopo che nel Paese si è registrato un solo nuovo caso. “La Nuova Zelanda va avanti con un piano che sta funzionando”, ha dichiarato Ardern riferendosi al lockdown messo in atto dal suo governo da marzo, quando i casi di coronavirus hanno cominciato a salire. “In questo modo abbiamo salvato vite, ma abbiamo anche permesso alla nostra economia di riaprire in modo più decisivo rispetto ad altri Paesi nel mondo”, ha aggiunto.
Tra le restrizioni in vigore ad Auckland c’è il limite di dieci persone nelle riunione, mentre fuori dalla città le riunioni non dovranno superare i 100 partecipanti. Il distanziamento fisico sui trasporti pubblici non dovrà più essere rispettato, ha spiegato Ardern, mentre resta l’obbligo di indossare la mascherina.

L’impatto del Covid 19 in Africa rimane invece un enigma: l’epidemia procede infatti lentamente, in calo in alcuni Paesi, e l’85% dei casi è concentrati in 8 Paesi (Sud Africa, Egitto, Marocco, Etiopia Nigeria, Algeria, Ghana e Kenya). Mentre il tasso di letalità globale è del 3,5% circa, in Africa sembra essere al massimo il 2,4% (con 30.077 morti totali al 1 settembre). Le cifre attuali in Africa rappresentano il 4,1% dei casi confermati di Covid 19 e il 2,6% delle morti in tutto il mondo. A segnalarlo è l’Istituto superiore di sanità (Iss) sul sito Epicentro. Tra il 28 luglio e 10 agosto c’è stato un calo del 23% dei nuovi casi riportati, in gran parte dovuto alla diminuzione registrata in Sud Africa, mentre in altri Paesi i casi continuano a salire. La reale portata dell’epidemia potrebbe essere sconosciuta nella maggior parte dei Paesi, in particolare quelli con un numero ridotto di test fatti per casi positivi (come Algeria, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Madagascar, Somalia, Sud Sudan e Sudan). Stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), tutti i paesi stanno conducendo screening ai punti di ingresso (soprattutto negli aeroporti) e aumentato i controlli alle frontiere terrestri con rilevamento di casi Covid 19 tra i camionisti. In totale 24 Paesi stanno applicando misure di lockdown, di cui 13 su tutto il territorio e 11 solo su aree a trasmissione epidemica. Otto nazioni hanno iniziato a rimuovere le misure di lockdown. “Si vorrebbe capire cosa abbia funzionato e cosa no – scrivono i ricercatori dell’Iss – ma si valuta che non tutti i Paesi abbiano potuto attuare e mantenere nel tempo le stesse misure di contenimento e di controllo dell’epidemia, quindi i confronti risultano azzardati e risulta difficile identificare strategie vincenti senza considerare le specifiche situazioni nazionali”.

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