Si prospetta un futuro incerto per Huawei, a causa della nota querelle tra Stati Uniti e Cina, che ha imposto il ban con la conseguente perdita delle app Google e ora anche del produttore di processori. A causa di queste importanti limitazioni nel 2021, stando a quanto emerso sul Web, Huawei prevedrebbe addirittura di produrre “solo” 50 milioni di smartphone, dato inferiore del 74% rispetto alle spedizioni che il colosso Cinese si aspetta di realizzare in quest’anno.

In questo scenario dove la società sa che deve essere cauta, le aziende che potrebbero trarne più profitto sono Samsung, Xiaomi, Oppo e Vivo, che possono legittimamente sperare di riuscire a erodere a Huawei importanti quote di mercato.

Facendo parlare i numeri, Huawei lo scorso anno ha venduto 240 milioni di unità mentre quest’anno – anche se non è ancora finito – si aspetta di raggiungere quota 190 milioni. Tradotto in cifre, lo scorso anno la società Cinese ha guadagnato 125,4 miliardi di dollari dal settore mobile. Di questa, il 59% equivale al mercato Cinese e il 24% proviene da quello Europeo.

Il colosso cinese sta cercando ovviamente nuovi partner in grado di aiutarla a uscire da questa fase di stallo ma il governo Statunitense continua ad imporre ban su ban, andando a chiudere qualsiasi possibile scappatoia. Recentemente Huawei, tramite le parole del CEO, ha affermato che il mercato europeo è fondamentale per il futuro e per mantenersi leader del mercato. Ma la sua crescita è fortemente influenzata dalle sanzioni statunitensi che potrebbero rimanere tali se Trump vincesse nuovamente le presidenziali di novembre.

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