Il contagio da coronavirus continua a correre in Europa. La sola Spagna in tre giorni ha registrato oltre 16mila casi. A Malta, dopo i 135 infetti emersi tra sabato e domenica e altri 69 positivi registrati nelle ultime 24 ore, il governo è corso ai ripari. Al termine di una riunione d’emergenza, stamattina ha varato una lista di provvedimenti che sanno di lockdown: chiusura di bar e locali notturni, obbligo di mascherina in tutti i luoghi pubblici al chiuso, stop ai party in barca, ricevimenti di nozze ammessi solo se i partecipanti sono seduti e mantengono il distanziamento, limitato a 15 il numero di persone che possono fare gruppo. Nel Vecchio Continente Spagna e Francia ieri si sono contese il primato della crescita più violenta dell’epidemia. L’ultimo record in ordine di tempo è stato raggiunto dalla Francia, con oltre 3.300 contagi in 24 ore (calati a 493 oggi) e l’aumento dei pazienti in rianimazione. In Europa tutto questo si traduce in una progressiva riadozione delle restrizioni e dei controlli alle frontiere, con obbligo di test al rientro e quarantene. Oggi il ministero spagnolo della Sanità, secondo La Vanguardia, ha dichiarato di aver registrato 16.269 contagi da Covid-19 dallo scorso venerdì ad oggi, 1.833 nelle ultime 24 ore.

Francia – Il governo, dopo aver dichiarato Parigi e Marsiglia zone ad alto rischio, vuole allargare l’obbligo di mascherina in fabbriche e uffici entro agosto, e aumentare il telelavoro in aree in cui il virus circola attivamente. Un piano verrà presentato martedì ai sindacati. Il governo francese sta inviando la polizia antisommossa nella regione di Marsiglia per far rispettare l’obbligo delle mascherine facciali. Il portavoce del governo Gabriel Attal ha annunciato l’invio di 130 agenti di polizia nell’area che ha esteso venerdì l’uso delle mascherine all’aperto. In Francia si sono registrati numerosi episodi di violenza legati a persone che si sono rifiutate di indossare i dispositivi di protezione. Parigi ha esteso l’uso delle mascherine sabato e altre città della Francia hanno imposto il loro utilizzo anche negli spazi all’aperto a partire da oggi. Nel paese le infezioni sono aumentate negli ultimi giorni, con 3.015 nuovi casi domenica, uno dei più alti picchi giornalieri mai registrati da quando la Francia ha allentato il lockdown a maggio. Il paese ha anche registrato uno dei tassi di mortalità più alti al mondo con oltre 30.400 vittime confermate dall’inizio della pandemia. Oggi i contagi registrati sono 493 con un notevole calo rispetto agli oltre 3.000 registrati quotidianamente per i due giorni precedenti, come riferisce il Guardian.

Spagna – In Spagna, che ha il tasso di contagi per numero di abitanti tra i più alti, le prime due regioni – La Rioja e Murcia – ieri hanno adottato le nuove restrizioni alla vita notturna disposte a livello nazionale. Le discoteche hanno chiuso, ristoranti e bar non potranno accogliere clienti dopo l’una del mattino, stop al fumo all’aperto se non si potrà rispettare la distanza di 2 metri. Oggi altre quattro regioni spagnole hanno introdotto nuove misure restrittive per contenere l’aumento dei contagi da coronavirus. In Andalusia, Galicia, Cantabria e Castiglia e León le nuove misure prevedono la chiusura di tutti i locali notturni e il divieto per bar e ristoranti di ammettere nuovi clienti a partire dalla mezzanotte, con obbligo di chiusura entro l’una. Vietato anche il fumo all’aperto in tutti i luoghi pubblici, se non può essere assicurato il distanziamento sociale. Nella regione basca del nord è invece prevista per oggi la dichiarazione dello stato di “emergenza sanitaria“, che consentirà alle autorità locali di imporre regole ancora più restrittive rispetto a quelle delle regioni confinanti. La Spagna, terminato il lockdown di tre mesi alla fine di giugno, ha visto una nuova ondata di infezioni. Il bilancio delle vittime ha superato le 28.600.

Germania – Migliora invece la situazione in Germania. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 561 nuovi casi, dopo diversi giorni in cui se ne sono contati quotidianamente oltre mille. Lo ha reso noto l’Istituto Koch, sottolineando che rispetto a ieri si conta un nuovo decesso legato al Covid-19. In Germania il bilancio della pandemia è di è di 224.014 casi e 9.232 morti. Angela Merkel ha escluso che “per il momento” i tifosi possano tornare negli stadi per le partite di Bundesliga, come riporta l’agenzia Dpa. Nella prima riunione virtuale della leadership della Cdu dopo la pausa estiva, le fonti hanno affermato che la Merkel ha chiarito che non poteva esserci ulteriore allentamento delle restrizioni sul coronavirus nel calcio dato un aumento dei casi in Germania. I ministri della salute degli stati tedeschi avevano precedentemente concordato che un’apertura degli stadi ai tifosi prima del 31 ottobre non era consigliabile. La Lega calcio tedesca ha accettato la decisione nonostante fosse d’accordo con i club che avrebbero potuto far entrare un numero limitato di fan quando la stagione inizierà a metà settembre, ma solo con l’approvazione politica. La cancelliera ritiene l’aumento dei casi preoccupante ma “gestibile”.

Croazia – In Croazia nelle ultime 24 ore sono stati confermati 85 nuovi contagi da coronavirus, numero più contenuto rispetto a quelli della settimana scorsa quando i nuovi infetti erano stati tra i 150 e i 200 al giorno. Dopo il forte balzo dei contagi degli ultimi giorni, il numero dei pazienti con l’infezione attiva rimane alto, e ad oggi è di 1.236, mentre quasi 4mila sono le persone in autoisolamento domiciliare per aver avuto contatti rischiosi. Da ieri non ci sono stati decessi, e il totale delle vittime resta fermo a 166 persone. Dal primo caso di Covid-19, confermato in Croazia a fine febbraio, sono 6.656 le persone risultate positive, delle quali 5.254 sono nel frattempo guarite. I consigli e le nuove restrizioni introdotte dall’Italia e dall’Austria per rientri dalla Croazia sembra non abbiano scoraggiato molto gli arrivi sulla costa croata. Lo testimoniano le lunghe code viste nel fine settimana ai valichi di confine e sulle autostrade croate. I dati ufficiali indicano che sulla costa sono attualmente in vacanza quasi un milione di turisti. Le perdite del settore in agosto sono molto minori rispetto alle previsioni, intorno al 30 per cento, mentre a livello annuo il turismo croato potrebbe vedere una contrazione del 50 per cento rispetto al 2019.

Grecia – Riapriranno il 7 settembre le scuole in Grecia, come ha annunciato il portavoce del governo ellenico, Stelios Petsas, secondo il quale per garantire il ritorno in sicurezza degli alunni dovranno essere rispettate alcune misure come il distanziamento sociale, lavarsi spesso le mani e, se necessario, indossare le mascherine. L’annuncio del ritorno sui banchi segue l’allarme in Grecia per un significativo aumento dei casi di Covid-19, con oltre 200 nuovi contagi in media negli ultimi cinque giorni. In Grecia, colpita in modo significativamente minore dal virus rispetto agli altri Paesi europei, si contano ad oggi circa 7mila casi e 228 morti.

La rapida risalita dell’epidemia rischia poi di compromettere quel che resta della stagione turistica nel resto del continente. Oltre 30.000 britannici sono rientrati precipitosamente oltre Manica in treno prima che scattassero le nuove regole sulla quarantena disposte da Londra per chi aveva soggiornato in Francia. L’Olanda ha aggiunto Parigi e Madrid e altre regioni spagnole alla lista arancione, dove è sconsigliato andare e c’è l’obbligo di quarantena al rientro. Lista arancione anche per Bruxelles, dopo che il Belgio ha visto un’impennata di contagi nelle ultime settimane. Le autorità olandesi sono preoccupate dai 4.500 nuovi casi registrati nell’ultima settimana, oltre mille in più rispetto a quella precedente. Quanto al Regno Unito, ha registrato oltre mille nuove infezioni per il quinto giorno consecutivo.

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