Cinque persone, tra cui due poliziotti in servizio al commissariato di Anzio, sono state arrestate e poste ai domiciliari per minacce e corruzione per la gestione di uno stabilimento balneare del litorale della cittadina laziale. Le indagini hanno preso il via nel 2019, dopo un incendio divampato nel lido in questione, che agli inquirenti era sembrato subito un atto intimidatorio. Per gli investigatori quel rogo – in cui i due agenti sarebbero estranei – era finalizzato a impaurire e scoraggiare eventuali partecipanti all’asta come gestori della struttura balneare, già oggetto di sequestro e confisca, per la stagione estiva. L’incendio dello stabilimento avrebbe provocato l’allontanamento dei pretendenti consentendo a una sola persona di ricevere la conduzione della struttura.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Velletri, hanno consentito di risalire all’esecutore materiale del fatto, al mandante e alla persona che fraudolentemente si era aggiudicata l’asta accusati in concorso dei reati di turbata libertà degli incanti, danneggiamento seguito da incendio, simulazione di reato e, per il solo mandante, anche per istigazione alla corruzione. I 5 si trovano ora ai domiciliari: i due poliziotti sono considerati responsabili a vario titolo di corruzione e di rivelazione di segreti di ufficio.

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