Mercato dell’auto spaccato in due. Immatricolazioni complessive ancora in calo a luglio (-11%) ma per chi può permettersi auto costose la ripresa è già iniziata e alla grande. Chi ha dovuto rimandare l’acquisto nei mesi del lockdown non ha perso tempo e le consegne volano. Pur nei numeri assoluti inevitabilmente contenuti le immatricolazioni di Porsche crescono ad esempio del 25% rispetto al luglio 2019. Ancora meglio ha fatto BMW che chiude il mese con un + 38% e oltre 5000 auto immatricolate, 1.500 in più dell’anno prima. Progresso simile per Volvo (+ 30%) e risultati lusinghieri anche per Mercedes (+11%, 5380 auto vendute) e, in minor misura, per Audi (+ 2,5%).

In mattinata Ferrari ha diffuso i dati sul secondo trimestre dell’anno, i mesi più negativamente influenzati dalla pandemia. Maranello ha chiuso il secondo trimestre 2020 con ricavi netti pari a 571 milioni di euro, in diminuzione del 42%. Le consegne totali sono state 1.389, dimezzate rispetto all’anno scorso a causa della sospensione sia della produzione sia della distribuzione per l’emergenza Covid-19. Tuttavia “la domanda rimane vivace e il nostro portafoglio ordini è in crescita in modo significativo rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente”, ha detto l’amministratore delegato Louis Camilleri.

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