I 5 stelle faranno ricorso contro la decisione della commissione contezioso del Senato di ripristinare i vitalizi per gli ex senatori. L’annuncio, ufficializzato in queste ore, è stato ribadito dal capo politico M5s Vito Crimi che si è rivolto direttamente alla presidente di Palazzo Madama Elisabetta Alberti Casellati. La seconda carica dello Stato infatti, pur avendo lei nominato la commissione che ha poi accolto il ricorso per bloccare i tagli, ora si è detta dispiaciuta: “Io non c’entro”, ha dichiarato. “Mi dispiace che sia arrivato in questo momento”. A lei ha risposto allora il grillino Crimi: “Nel momento in cui le dispiace per la scelta”, ha dichiarato ai microfoni di RadioUno, “sta dicendo che sarà disponibile ad accettare in ufficio di presidenza che si possa procedere al ricorso. Certo forse era opportuno azzerare già da tempo la commissione”. Il riferimento è appunto alle tante polemiche dei mesi scorsi per le persone scelte dalla Casellati per comporre la commissione: primo fra tutti il presidente Giacomo Caliendo, forzista di lungo corso e molto vicino alla presidente (e al suo capo di gabinetto Nitto Palma) nonché uno di coloro che potrà beneficiare del taglio.Era un privilegio che noi avevamo tolto“, ha continuato Crimi. “Noi abbiamo fatto un atto di giustizia sociale, e adesso con un colpo di spugna è arrivata questa decisione. Ovviamente non ci fermiamo qui. Ricordo che alla Camera un’analoga commissione aveva preso tutt’altro decisione”.

A spiegare le prossime tappe è stata poi la vicepresidente del Senato Paola Taverna: “A breve proporremo al Consiglio di Presidenza del Senato di fare ricorso contro il ripristino dei vitalizi”, ha dichiarato in giornata. “La decisione presa ieri dalla Commissione Contenziosa può essere rivista dal secondo e ultimo grado di giudizio interno di Palazzo Madama, il Consiglio di Garanzia“. Quest’organo è composto da 5 senatori: 2 della Lega, 1 del Partito Democratico, 1 di Forza Italia e 1 di Fratelli d’Italia. Quindi, almeno sulla carta e stando alle dichiarazioni dei partiti, il ricorso dovrebbe andare a buon fine. “Questa è l’unica cosa da fare se veramente vogliamo spazzare via per sempre quel privilegio insopportabile, le raccolte firme e altri annunci di Salvini sono le solite parole vuote, servono i fatti”, ha detto ancora Taverna in riferimento agli annunci del Carroccio che intende fare i banchetti per chiedere venga bloccato il privilegio. “Fatti che”, ha aggiunto la grillina, “ad esempio sono mancati ieri sera da parte della Lega: si sono detti contrari alla decisione presa dalla Commissione ma hanno fatto ben poco per fermarla e per convincere gli alleati di Forza Italia. Se veramente le altre forze politiche vogliono fare giustizia sociale e stabilire definitivamente che i vitalizi devono diventare un trattamento contributivo, così come aveva previsto la delibera voluta dal MoVimento 5 Stelle, in secondo grado sarà possibile farlo. La decisione di tagliare i vitalizi è fondata nel merito oltre che giusta da un punto di vista etico”.

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