Polemica tra opposizione e maggioranza alla Camera, per le conseguenze di un’iniziativa assunta ieri sera, alla fine dei lavori d’aula, da Laura Boldrini. La deputata Pd era intervenuta per ricordare la morte di George Floyd, condannando ogni forma di razzismo e di discriminazione, al termine del quale un gruppo di deputati Pd si erano inginocchiati, replicando la forma di protesta silenziosa e non violenta, che si è diffusa negli Stati Uniti per condannare la morte del cittadino afro americano ucciso da un agente di polizia a Minneapolis. L’iniziativa è stata riportata all’attenzione dell’aula dall’intervento di Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia, e il clima mattutino si è subito surriscaldato. “Quella messa in atto ieri dalla collega Laura Boldrini e da altri deputati del Pd che in aula si sono inginocchiati in memoria di George Floyd – ha detto il deputato di Fdi – è una sceneggiata che squalifica anche la stessa lotta al razzismo”.

I giudizi di Donzelli hanno scatenato la reazione del Pd, Leu e 5Stelle. “Trovo incredibilmente strumentale – ha dichiarato Lia Quartapelle (Pd) – che ogni volta che si parla di questi temi l’aula si debba dividere, quando invece il razzismo, la violenza, l’intolleranza dovrebbero unire tutti. Troppe volte si fanno dei distinguo incomprensibili e io sono orgogliosa di far parte di un gruppo parlamentare che ieri ha voluto unirsi alle piazze di tutto il mondo e sono orgogliosa si essermi inginocchiata in segno di rispetto per chi soffre, anche in Italia, per le violenze e le discriminazioni che avvengono tutti i giorni”.
“Sono molto colpito dalle parole di Donzelli – ha aggiunto Nicola Fratoianni (Leu) – io trovo piena di dignità e di rispetto per i valori di quest’aula l’iniziativa assunta ieri dai miei colleghi. Definire una ‘sceneggiatà quella scelta, continua rimuovere il gigantesco problema degli abusi e delle violenze, la cui origine è una sola: l’odio razziale, il disprezzo per la diversità. La manifestazione di qualche giorno fa al Circo Massimo ne è un esempio, come le cose che accadono ogni domenica nelle curve degli stadi. Essere militanti, quotidianamente, contro il razzismo è la più alta forma di rispetto nei confronti del Parlamento, chi non lo riconosce ha evidentemente qualche problema con i valori della Costituzione”

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