I bilateriali con i ministri, poi le forze di maggioranza, quindi le opposizioni e poi i confronti internazionali. Dalla prossima settimana, le imprese e le parti sociali. È questa la roadmap per gli Stati Generali dell’economia che Giuseppe Conte vorrebbe impostare. Una tabella di marcia che il premier ha illustrato durante la riunione con i capi delegazione delle forze politiche che lo sostengono, dopo il sostegno incassato dal segretario dem Nicola Zingaretti che nella direzione di lunedì mattina ha chiuso le polemiche degli scorsi giorni proprio sull’organizzazione degli incontri che dovrebbero tracciare la rotta dell’Italia nel post-Covid e come spendere le risorse che arriveranno dall’Ue.

A Villa Doria Pamphili il governo si sposterà già venerdì per l’incontro con le opposizioni e avvierà il confronto, sabato, con le autorità europee. Già dalle prossime ore, invece, inizieranno incontro one-to-one con i membri del governo, mentre giovedì Conte rivedrà le forze di maggioranza. Al centro degli incontri ci sarà l’architettura immaginata, in accordo con il Tesoro, per il rilancio del Paese. Una Fase 3 che avrà tra i suoi spunti anche il documento presentato dalla task force guidata da Vittorio Colao.

Il piano dell’ex manager di Vodafone è stato definito da Conte, secondo quanto apprende l’Adnkronos, un “contributo importante, ma non politico”. E a decidere del rilancio del Paese non saranno i tecnici, ma la politica, avrebbe puntualizzato, sempre secondo l’agenzia di stampa, nel corso della riunione con i capi delegazione delle forze di maggioranza, presenti anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il sottosegretario Riccardo Fraccaro.

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