La notte scorsa il via libera del consiglio dei ministri, nel primo pomeriggio la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il decreto legge per le riaperture è pubblicato in Gazzetta Ufficiale e a minuti, con una conferenza stampa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe illustrare il contenuto delle misure che da quel decreto discenderanno e che allenteranno ulteriormente dal 18 maggio le restrizioni per le libertà di movimento dei cittadini. E’ la cosiddetta “Fase 2b“, cioè un nuovo passo verso l’uscita dal lockdown terminato il 4 maggio. Il decreto legge sarà depositato a Palazzo Madama. In questi minuti il capo del governo sta incontrando di nuovo i governatori prima di comunicare agli italiani il nuovo Dpcm che però questa volta avrà i limiti dati dal decreto legge firmato dal capo dello Stato. Peraltro da ora in avanti, per decisione della Camera che ha approvato due giorni fa il decreto Covid (il primo provvedimento di legge dell’emergenza), i Dpcm passeranno comunque all’esame del Parlamento.

Tappe di procedure e concertazione ma obbligate, in un percorso non privo di intoppi, specie per via del dialogo e delle trattative tra governo e regioni e a causa delle differenza di vedute tra i governatori regionali. Ieri sera, poi, l’accordo e la presentazione di un documento unitario al governo, passaggio favorito dalla mediazione del premier Giuseppe Conte, che poi ha presieduto la riunione del consiglio dei ministri che ha dato il via libera al testo.

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