Non è ancora del tutto deciso, ma è certo che bar e ristoranti a Torino non riapriranno il 18 maggio. La sindaca, Chiara Appendino, durante “L’intervistata da Maria Latella” su SkyTg24, ha rassicurato: “Apriranno nei giorni successivi, è solo per dare la possibilità ai gestori di metterli in sicurezza”. Appendino ha detto anche di averne già parlato con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. E, per continuare a mantenere le misure di stanziamento sociale, anche Torino punta sempre di più sulla mobilità sostenibile. “Prevediamo circa 100 chilometri da dedicare a biciclette e monopattini”, ha aggiunto la sindaca.

Uno degli obiettivi, dice la sindaca, è quello di rendere gratuiti i dehor per bar e ristoranti e una procedura velocissima per ottenere lo spazio pubblico tramite un’autocertificazione, in modo che possano avere minori costi e più spazi. “Bisogna dare fiducia alle nostre imprese – ha sottolineato Appendino – altrimenti è difficile che possano riaprire”.

Il trasporto pubblico è una grande sfida, ha ammesso la sindaca, “sarà molto difficile per tutte le città garantire il servizio che c’era prima con la diminuzione della capienza dei bus per i distanziamenti”. Per questo la città ha deciso di investire ancora di più su una mobilità sostenibile: “Ma non è una guerra tra ciclisti e automobilisti, solo che noi non possiamo immaginare che tutti usino l’auto privata, sia per il traffico sia per l’ambiente”.

Bene il reddito di emergenza, così come è stato impostato, ha detto la sindaca Appendino, ma servono ulteriori strumenti. Dopotutto, “dal lavoro fatto sui buoni spesa è emersa una nuova fascia di povertà, persone che dall’oggi al domani si sono trovate senza reddito e questo ha fatto emergere la necessità di nuovi strumenti di welfare. “Alla Regione Piemonte abbiamo chiesto i contributi agli affitti per quelle famiglie che sono in fasce di povertà, che oggi hanno un reddito ma che hanno perso in questi mesi e che se non verranno aiutate entreranno in una fascia di povertà assoluta“, ha aggiunto la sindaca di Torino.

Appendino ha anche ricordato che “servono le risorse per garantire i servizi essenziali e accompagnare le nostre comunità in questo momento difficile, per le fragilità e le povertà che stanno aumentando. Oggi su un bilancio di 1,2 miliardi mancano 280 milioni, e serviranno procedure più veloci per poter spendere questi soldi”. Al governo sono richieste, quindi, più risorse e procedure più snelle, “perché se i Comuni non hanno le risorse per garantire i servizi essenziali, le città rischiano di diventare bombe sociale“, ha sottolineato la sindaca.

La sindaca di Torino non perde la fiducia nel presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Il presidente Conte va sostenuto, c’è bisogno di un governo che continui ad affrontare la difficile situazione attuale. Il presidente Conte ha messo davanti gli interessi del Paese rispetto a quello del consenso e credo che questo gli vada riconosciuto“.

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