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Cassa integrazione in deroga, ancora a rilento la gestione delle Regioni. Inps: “Solo 173mila domande inviate, pagati 58mila beneficiari”

L'Istituto di previdenza diffonde i dati aggiornati al 3 maggio: sono 8 milioni i beneficiari della cig ordinaria, 5,2 hanno avuto l’importo dall’azienda mentre è ancora in corso il pagamento per 2,8 milioni di persone. Sono state 4,7 milioni le domande del bonus 600 euro per gli autonomi. Oltre 1,1 milioni non accolte, ancora circa 200mila non erogate. Il Bonus Baby sitting è stato erogato a 39mila famiglie
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Sono poco più di 8 milioni i beneficiari di Cassa integrazione ordinaria e Assegno ordinario, secondo i dati Inps aggiornati al 3 maggio 2020. Di questi, solo 5.262.131 hanno avuto l’importo anticipato dall’azienda con conguaglio Inps, mentre 2.830.856 avranno il pagamento diretto da parte dell’Istituto che risulta ancora in corso in questi giorni. La cassa integrazione in deroga gestita dalle Regioni sconta però ritardi peggiori: sono solo 173.565 le domande inviate all’Inps: di queste 85.046 sono state autorizzate e appena 29.600 sono state pagate a una platea pari a 57.975 beneficiari.

Sono quindi solo poco meno di 58mila i lavoratori che hanno ricevuto la cassa integrazione in deroga, l’ammortizzatore gestito dalle Regioni che dopo aver firmato un accordo quadro con sindacati e datori di lavoro devono esaminarle, istruire le pratiche e girarle all’Inps per il pagamento. Continua dunque a procedere a rilento la macchina che dovrebbe garantire un sostegno a 3 milioni di dipendenti delle piccole e piccolissime imprese escluse dalla cassa ordinaria. Secondo uno studio della Uil, sono almeno 500mila attività che hanno finora chiesto l’ammortizzatore per 1,2 milioni di lavoratori. L’assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Lombardia, Melania Rizzoli, giovedì scorso aveva però contestato i dati Inps sostenendo che non fossero aggiornati tempestivamente.

Per quanto riguarda la Cassa integrazione ordinaria, i lavoratori beneficiari sono 5.205.442. Di questi, 3.760.181 lavoratori hanno ricevuto l’anticipo dalle aziende con conguaglio Inps, mentre 1.445.261 hanno ricevuto il pagamento diretto dall’Inps. I beneficiari dell’assegno ordinario sono invece 2.887.545. Di queste domande, 1.501.950 risultano essere con pagamento a conguaglio già pagate, e 1.385.595 con pagamento diretto. Le domande attualmente in istruttoria sono 120mila. Di queste 54.300 sono già state autorizzate, spiega ancora l’Inps.

IL BONUS 600 EURO – L’Inps ha ricevuto 4.772.178 domande di Indennità di 600 euro ai lavoratori autonomi per l’epidemia Covid: 3.668.968 sono state accolte mentre oltre 1,1 milioni non sono state accettate. Al 27 aprile dei 4,7 milioni di domande, spiega l’Istituto, 225mila presentavano un Iban errato, circa 300mila sono state respinte per cumulo con pensione o reddito di Cittadinanza già in pagamento. Mentre altre 630mila avevano “requisiti che non hanno superato i controlli e sono in stato di verifica\correzione per categoria sbagliata dall’utente”. Alla data del 3 maggio sono stati pagati 3.427.837 bonus.

IL BONUS BABY SITTING – L’Inps ha ricevuto fino al 28 aprile 93.729 domande di Bonus baby sitting previste dal Decreto “Cura Italia”. L’Istituto di previdenza spiega che di queste 74.065 sono arrivate dal settore privato e 19.664 dal settore pubblico. L’Istituto ha erogato 60.276 Bonus baby sitting sul libretto di famiglia e sono 39.210 le famiglie che ne hanno già beneficiato. Sempre fino al 28 aprile sono state erogate 242.206 prestazioni di congedo straordinario per Covid (220.119 a conguaglio e 22.087 in pagamento diretto).

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