Grazie alla deroga il ponte Morandi di Genova è stato costruito in un anno. E si sta pensando a una deroga per velocizzare le casse integrazioni in deroga. Sul punto il ministro Gualtieri già sta scrivendo commi adeguati nel decreto legge di prossima pubblicazione.
Quel che abbiamo capito è dunque che, essendo noi italiani allergici alla regola, abbiamo bisogno della deroga come necessario sostituto funzionale.
Dobbiamo cioè prima illustrare con dovizia di codicilli la regola base, subirne i ritardi o le contraddizioni e poi, bum, immaginare la soluzione: si fa in deroga e buonanotte!
Derogando dalla regola capiamo anche che quel che diciamo e magari pensiamo e sottoscriviamo addirittura, potrà subire una deviazione nel corso delle giornate successive.
Derogando dal nostro stesso pensiero, che è pur sempre relativo, riusciremo a trovare la ragione anche nel torto marcio, ad essere al centro della scena anche se il nostro peso è ridotto al lumicino, a sovvertire la logica e, quando si può, persino i fatti se ci procurano noia.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez