Domenica sera, ore 20 e 20.

Suspence.

Parla Conte.

È molto figo, va detto.

L’Italia non ha mai avuto un Presidente del Consiglio così figo, è un giudizio prettamente estetico e credo che questo aspetto vada sottolineato sempre, ogni volta che l’avvocato appare in tv o in streaming.

Ci spiega che la FASE 2 sarà tipo la FASE 1, ma con più asporto, risponde ai giornalisti e se ne va a letto.

Dalla strada si sente indistintamente ‘Noooooooooooo’. È la voce del popolo che pensava che il 4 maggio si sarebbe tornati a fare la vita di prima, quelli che il 5 sarebbero andati dal parrucchiere, il 6 al cinema, il 7 a giocare a calcetto poi pizza con gli amici di sempre a dire le stesse cose in attesa del week-end al mare del 9-10 con mangiata di pesce, tintarella, piedi a bagno e lunedì al lavoro abbronzati, ma con la mascherina, così, tanto per far finta di ricordarsi che c’è il virus.

E invece no, tutto come prima.

Delusione massima.

Subito dopo la conferenza stampa, da Giletti ho sentito discorsi tipo ‘Non è che possiamo stare chiusi in casa perché c’è il virus’. In effetti, nella giornata di domenica c’erano stati “solo” poco più di 200 morti, non è che possiamo stare chiusi in casa perché c’è il virus, il ragionamento non fa una piega e poi la gente non ha più voglia di stare chiusa in casa, diciamolo, la gente desidera stare chiusa al lavoro in compagnia dei colleghi che ha sempre amato e vuole programmare le vacanze estive che lavorare stanca e non gli si può dare torto.

Certo che Conte si è trovato in una situazione molto brutta, le soluzioni da applicare avrebbero potuto essere ben altre, lo sappiamo tutti (tutti chi?) e lui ha deciso così, ma chi è lui per decidere? Ma siamo sicuri che abbia preso la decisione giusta? Era meglio aprire tutto? Solo un pochino? Solo i parrucchieri e i bar, ma solo quelli da asporto? Non è che la nazione sta prendendo una piega dittatoriale? E dell’app? No, dico, dell’app? Nel vogliamo parlare?

Le domande da porsi sono tantissime, oserei dire infinite, da non dormirci la notte e quando si hanno dubbi così, non resta che prendere il telefono in mano, entrare in Facebook e fare domande agli “amici”. Così ho fatto e così ho chiesto:

“Se ci fossi tu, dico TU, si proprio TU al posto di quel figo della bassitalia di Conte, come avresti gestito l’emergenza #Covid? Dai, scrivilo qui nei commenti. Sono sicuro che avresti gestito l’epidemia in maniera ineccepibile e il virus non solo avrebbe rallentato la sua marcia, ma si sarebbe addirittura ritirato. #dibattito

Incredibile. Nel giro di poche ore sono piovute centinaia di soluzioni, una meglio dell’altra e per l’ennesima volta mi sono meravigliato di quanti esperti poco valorizzati ci siano nella nostra nazione. Ognuno con una risposta. Ognuno con una soluzione pronta. L’ho sempre detto che in Italia il problema è la meritocrazia.

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