Anche sui tetti del centro storico di una Genova deserta i molti hanno risposto all’appello dell’ANPI e sono usciti a cantare e suonare canti per celebrare la Liberazione. Nelle immagini de ilfattoquotidiano.it il contributo dell’Ultimodeimieicani, gruppo musicale composto da coinquilini che hanno scelto, oltre a Bella Ciao, ’Siamo i ribelli della montagna’, uno dei pochissimi canti partigiani originali ci cui sia rimasta traccia, composto nel marzo 1944 sull’Appennino ligure-piemontese, nella zona del Monte Tobbio. Appena qualche settimana dopo la composizione di questo inno, molti tra i partigiani che la realizzarono finirono fucilati alla Benedicta o al passo del Turchino, uccisi in battaglia o deportati nei campi di sterminio. Con i sopravvissuti, sopravvisse anche il canto, che divenne il simbolo della rivincita morale contro la ferocia del nemico, il segnale della riscossa partigiana, e come inno della rinata Divisione “Mingo” accompagnò il movimento di liberazione ligure-piemontese sino alla vittoria finale. Alle 17.30 del 25 aprile 1945 un grosso contingente di circa 6.000 soldati nazisti, ancora presenti nel porto di Genova, si arrenderà ai partigiani, alle 19.30 il generale nazista Meinhold firmerà l’atto di resa di fronte ai rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale per la Liguria.

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