Alcuni ricercatori dell’Embedded Systems Laboratory della prestigiosissima EPFL (École Polytechnique Fédérale de l’Université de Lausanne), hanno messo a punto un sistema basato sull’intelligenza artificiale, in grado di fornire indicazioni su un possibile contagio da COVID-19 semplicemente ascoltando il suono della nostra tosse, registrato attraverso un’apposita app, chiamata Coughvid, un gioco di parole tra cough, in inglese tosse, e COVID.

Bisogna specificare subito che la soluzione non ha pretesa di diagnosticare con assoluta certezza il contagio, ma solo di fornire un’indicazione sufficientemente affidabile all’utente riguardo un potenziale rischio, che andrà poi ulteriormente verificato, ad esempio tramite l’esecuzione dell’apposito tampone. I ricercatori del resto si sono basati semplicemente sui dati dell’organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui il 67,7% delle persone che hanno il virus presentano anche una tosse secca e priva di espettorato, al contrario di quella grassa, tipica di un raffreddore o di un’allergia”, come spiegato da David Atienza, professore presso la School of Engineering dell’EPFL che è anche il capo dell’ESL e un membro del team di sviluppo di Coughvid.

L’app comunque è ancora in fase di sviluppo e verrà rilasciata nelle prossime settimane. Quando ci saranno abbastanza dati disponibili per addestrare la rete neurale, secondo i ricercatori Coughvid raggiungerà un livello di accuratezza del 70%, un livello elevato, ma solitamente non proprio sufficiente per essere ritenuto affidabile, visto che la soglia è solitamente posta oltre il 90%.

Quando l’app sarà disponibile, agli utenti non resterà che installarla e registrare la propria tosse per ottenere un responso immediato. “Volevamo sviluppare un sistema affidabile e facile da usare che potesse essere implementato per test su larga scala”, ha spiegato ancora Atienza. Del resto, come evidenziato ancora da Atienza, l’idea non è affatto nuova, visto che tutt’ora l’auscultazione è il primo strumento di diagnosi in caso di malattie polmonari. Oltre ad essere facile da usare, l’app ha il vantaggio di essere non invasiva, gratuita e anonima.

In questo momento il team sta raccogliendo il maggior numero possibile di dati per addestrare l’app a distinguere tra la tosse di persone con COVID-19, di persone sane e di persone con altri tipi di disturbi respiratori. “Rilasceremo l’app dopo aver accumulato dati sufficienti. Potrebbero essere necessarie ancora alcune settimane”, ha concluso Atienza. Nel frattempo, i pazienti che sono certi di essere affetti da COVID-19 e desiderano contribuire al lavoro di sviluppo, possono registrare la propria tosse a questo indirizzo.

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