Quasi mille casi presunti o accertati di coronavirus – 983, esattamente – cioé il l 14% circa degli assistiti delle strutture: questi sono i dati del contagio nelle 59 residenze per anziani presenti a Milano dal 20 febbraio al 31 marzo. Mentre i decessi per Covid – o sospetti tali – sono stati 337, ovvero il 5% dei 7238 ospiti delle rsa. Le cifre sono stati riferite dal direttore generale di Ats Milano, Walter Bergamaschi, durante la Commissione consiliare del Comune di Milano che si è svolta in video conferenza.

“All’interno dei decessi – ha aggiunto Bergamaschi – noi abbiamo un dato che il 42% è deceduto nelle Rsa per patologie non riferibili al Covid, mentre il 58% è avvenuto per patologie in qualche modo riferibili al Covid. Io non ho i dati del 2019, ma se confrontassimo i dati con la mortalità del 2019, troveremmo che probabilmente, più o meno l’anno scorso nello stesso periodo, possa esserci stato un numero di decessi più o meno della metà rispetto a quello di quest’anno“. Per quanto riguarda i contagi, invece “il numero è di casi presunti – non parliamo di casi accertati, che sono molti meno – è variabile all’interno delle diverse strutture. Abbiamo strutture che presentano un alto numero di ospiti con sintomatologia correlata e che quindi sono stati posti in isolamento – ha aggiunto – e strutture che non presentano nemmeno un ospite con queste sintomatologie o che non autocertificano questo dato”.

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