Con le misure restrittive introdotte in Italia per contenere il contagio da coronavirus “stiamo chiedendo alla nostra gente un grande sacrificio, ne sono consapevole, ma questa è l’unica strada“. Una strada la cui durata ancora non può essere stabilita con certezza, perché “in questo momento non posso dire quando il lockdown avrà fine“. Nella sua videointervista andata in onda su Nbc News, sull’emittente americana Nbc, il premier Giuseppe Conte rimarca la sofferenza che l’Italia sta vivendo, sottolineando che il governo segue ” le indicazioni del comitato scientifico“. “La nostra risposta forse non è stata perfetta – ammette il premier – ma noi abbiamo agito al meglio sulla base della nostra conoscenza“, aggiungendo che “i risultati indicano che noi siamo sulla strada giusta“.

Conte dunque, parlando alla Nbc, rimarca che la curva di crescita dei contagi ha cominciato ad appiattirsi (leggi i dati diffusi dalla Protezione civile), ma allo stesso tempo ribadisce: “Il più importante messaggio da dare ai nostri cittadini è state a casa il più possibile. E se c’è la necessità di uscire, per lavoro o per fare la spesa, rispettate le regole di sicurezza“. “Più rispetteremo le regole, prima usciremo dall’emergenza“, dice il premier, proprio nel giorno in cui i dati del Viminale raccontano di oltre 9mila denunce solo nella giornata di sabato.

Anche davanti all’emittente americana, Conte rivendica la validità dell’approccio italiano per contenere il contagio: “Sin dall’inizio della pandemia l’Italia ha messo la salute pubblica in cima alle priorità. Le nostre scelte politiche si sono basate su evidenze scientifiche“. Secondo il premier, “è fondamentale attuare tali decisioni nella piena trasparenza, la nostra democrazia è costruita sul contratto che abbiamo con i cittadini e noi dobbiamo a loro verità e trasparenza allo stesso modo in cui dobbiamo provvedere alla loro sicurezza. E’ questo il modello”, sostiene Conte.

Allo stesso modo il premier lavora alla ‘fase due‘, quella in cui comincerà l’allentamento delle misure e la fase di convivenza con il virus. Tra le ipotesi c’è anche quella di far tornare al lavoro solo chi, dopo il test, ha gli anticorpo al Covid-19: “Noi lavoreremo per questo, ma in questo momento stiamo combattendo contro questo potente nemico invisibile. Tutte le nazioni al mondo stanno lottando e noi siamo tutti in trincea“, ribadisce Conte. Per arrivare ad avere test sierologici efficaci, quindi, “è cruciale che ci sia una cooperazione tra le nostre democrazie, è strategico che ci sia una collaborazione internazionale“, spiega il capo del governo.

“Noi stiamo soffrendo molto, è un dolore devastante e in questo momento di difficoltà io dico chiaramente che gli Usa e il presidente Trump hanno dimostrato una volta di più di essere nostri stretti alleati e amici” fornendo all’Italia “il loro supporto”, dice ancora Conte nella videointervista su Nbc News. Rimanendo in ambito internazionale, il premier conclude: “È strategico che tutti i conflitti nel mondo si fermino. L’Italia sostiene in maniera convinta l’appello arrivato dal segretario generale dell’Onu per un cessate il fuoco globale. E’ tempo che le tutte parti in conflitto stoppino i combattimenti e lottino insieme al nemico” coronavirus.

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