Il pedigree politico sembra perfetto. Il consigliere comunale Sergio Armanini, che come ama dire di se stesso, è “un leghista di lunga data”, sarà il candidato di Matteo Salvini per fare il sindaco a Merano. Cinquant’anni, bilingue, fa l’agente immobiliare e guiderà il movimento addirittura contro la roccaforte Svp che con la Lega è al governo della Provincia Autonoma di Bolzano. Ma a Merano le due forze andranno in direzioni opposte, anzi, entreranno in conflitto.

Armanini ha alle sue spalle una fama di provocatore su temi caldi come l’immigrazione che ne fanno un salviniano doc. La decisione è stata presa dalla Lega di Merano, presenti il commissario dell’Alto Adige, Maurizio Bosatra, e il vice di Salvini, Andrea Crippa. Ci sono due episodi, entrambi di natura verbale, ma significativi, che marchiano il passato di Armanini.

Nel 2014 dovette perfino subire le censure dei vertici del suo partito perché aveva commentato un’intervista di una giornalista a un giovane musulmano che aveva aperto una pagina (“Convertirsi all’Islam”) con una battuta sconcia e feroce: “Ma perché non le mettiamo un burka e la facciamo andare in Nigeria? Forse dopo il centesimo stupro si sveglierà…. ”. Il riferimento era alla alla giornalista del Corriere dell’Alto Adige, secondo lui troppo comprensiva nei confronti degli islamici. Se l’intento era dimostrare di avere i muscoli, già allora ci riuscì anche se poi dovette chiedere scusa.

Un altro incidente di percorso lo ha avuto l’anno scorso dopo la caduta del governo giallo-verde. Su Facebook aveva tracciato un profilo discutibile dei migranti che cercano di raggiungere le coste italiane e muoiono annegati nel Mediterraneo. Definendo quelle morti una “sfiga”. “Comunque salgono tutti sul barcone e, sfiga delle sfighe, alcuni di loro, dopo aver scampato la guerra, attraversato il deserto, subito anni di torture nei lager libici, affogano in mare a cento metri dalla Libia. Che sfiga. Ecco che però arrivano in Italia, dove ci sono i razzisti e i fascisti che non li vogliono mantenere, ma per fortuna una luce in fondo al tunnel: arriva quello intelligente del Pd che li guarda negli occhi e coglie le loro sofferenze”. In appendice un commento ulteriore che avrebbe voluto essere ironico: “La storia ha un lieto fine. Ma davvero siete convinti di poter prendere tutti gli italiani per il culo?”.

Dopo l’investitura dei vertici leghisti Armanini ha detto: “Io ci sono se voi ci siete. Posso assicurare il mio massimo impegno, perché la nostra bellissima città ha l’estremo bisogno di cambiamento e di sostituzione di una classe politica focalizzata sui propri interessi, ma non su quelli dei cittadini di Merano“. Quindi una candidatura che intende rompere con la Sudtiroler Volkspartei, contraria a un’alleanza con la Lega a Merano. Armanini aveva replicato al candidato Richard Stampfl: “Il signor Stampfl non ha ancora realizzato che a decidere saranno i cittadini che con il voto avranno la possibilità di mandare a casa questa giunta disastrosa”.

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