Gli effetti del coronavirus arrivano allo sport internazionale. Dopo la sospensione – più probabile l’annullamento – del gran premio di Formula 1 in Cina, è la volta del motociclismo. La federazione italiana e la Dorna hanno annunciato la cancellazione della prima gara della classe regina che si sarebbe dovuta svolgere nel weekend dell’8 marzo. A distanza di poche ore è stato direttamente il governo thailandese ad annunciare lo stop anche della seconda prova, prevista il 22 marzo.

“Fim, Irta e Dorna – si legge nel comunicato – si rammaricano di annunciare la cancellazione di tutte le sessioni della classe MotoGp per il Gp del Qatar, compresa la gara. L’attuale epidemia di coronavirus ha portato all’entrata in vigore di restrizioni sui viaggi in Qatar che colpiscono i passeggeri dall’Italia, tra gli altri paesi. A partire da oggi, tutti i passeggeri che arrivano a Doha con voli diretti dall’Italia o che sono stati in Italia nelle ultime 2 settimane, saranno portati direttamente in quarantena per un minimo di 14 giorni. L’Italia ha chiaramente un ruolo vitale nel campionato e nella classe MotoGp – sia in pista che fuori pista – e quindi è stata presa la decisione di annullare la competizione della classe maggiore”.

“Poiché – continua il testo – i team e i piloti delle classi Moto2 e Moto3 erano già in Qatar per i tre giorni di test ufficiali sul circuito internazionale di Losail all’inizio di questa settimana, saranno possibili le gare di entrambe le categorie. Le classi leggere e intermedie si sfideranno quindi nell’apertura della stagione dal 6 all’8 marzo. Lo stesso vale per l’Idemitsu Asia Talent Cup, che avrà due gare durante il Gran Premio del Qatar come inizialmente previsto”.

La scelta della Dorna ha scatenato l’effetto domino e di lì a poche ore anche il gran premio di Buriam, in Thailandia, è stato rinviato a data da destinarsi, questa volta per tutte le categorie. Ad annunciarlo è statop il ministro thailandese della Sanità Anutin Charnvirakul. “Questa decisione dimostra che la Thailandia sta prendendo serie misure contro la diffusione della malattia tra i thailandesi e gli stranieri che avrebbero partecipato all’evento”, ha detto Anutin.

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