Europa, Stati Uniti, Australia e Oriente. È allerta sanitaria in molti paesi del mondo, tra contagi e vittime da coronavirus. E sono tanti i pazienti positivi che provengono o sono transitati dal Nord Italia, come dimostrano oggi i casi individuati in Belgio, India, Portogallo, Cina, Russia, Tunisia e Giordania. In Iran, dove anche parlamentari e vertici della politica nazionale sono stati colpiti, è morto un alto funzionario di Stato e membro del consiglio consultivo di Ali Khamenei, dopo che venerdì era stata trovata positiva anche la vicepresidente Masume Ibtikar. Contagiato “lievemente” anche un componente dello staff Oms nel Paese.
In Francia il Louvre resta chiuso e si registrano altre due vittime, mentre il presidente Emmanuel Macron ha annullato tutti gli impegni non collegati alla crisi dell’epidemia. Il numero dei contagiati è salito a 191 casi un aumento di 61 casi rispetto a ieri. La Germania innalza il rischio a “medio” e conferma che una coppia di tedeschi è stata contagiata dopo aver fatto una gita in bus in Alto Adige. La Repubblica Ceca blocca i collegamenti aerei con l’Italia e vietano l’ingresso ai viaggiatori dall’Italia anche Figi, Isole Salomone, Nauru, Isole Marshall, tutti nel Pacifico, e l’Angola. Il Bahrein ha deciso un divieto di ingresso per chi arriva dall’Italia e non è residente. La Nuova Zelanda impone invece un periodo di quarantena a casa a chi viene dal Nord Italia. Il ministero degli Esteri indiano ha sospeso il rilascio del visto elettronico (e-Visa) per i cittadini italiani.
Il presidente del parlamento europeo David Sassoli ha firmato le nuove misure di precauzione al Parlamento europeo valide da oggi e per tre settimane. Prevedono che continuino le attività strettamente parlamentari ed un annullamento delle visite e degli eventi. Le decisioni “varranno per le prossime tre settimane e saranno immediate”. L’audizione della attivista svedese Greta Thunberg in commissione Ambiente mercoledì non è stata annullata.
Gli Usa registrano cinque decessi e il primo paziente positivo a New York così come in Australia e la Florida, con due casi accertati, proclama lo stato di emergenza. “Abbiamo fiducia negli sforzi di Italia e Corea del Sud per combattere l’epidemia di Covid-19 e siamo grati ai nostri partner per la loro trasparenza e l’instancabile lavoro per gestire l’assistenza alle persone colpite dal nuovo coronavirus”, ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano, Mike Pompeo. Negli Stati Uniti risulta anche positiva una donna evacuata dal governo americano da Wuhan lo scorso gennaio e a suo tempo risultata negativa per ben due volte. Controlli severi allo scalo moscovita di Sheremetyevo, il più grande della Russia (foto sopra), annullata la fashion week di Tokyo. Il sindaco di Seul, Park Won-soon, cita in giudizio i leader della Chiesa di Gesù Shincheonji, il gruppo religioso di Daegu che s’è trasformato in un potente focolaio del nuovo coronavirus. Con 4.335 infezioni, la Corea del Sud è al secondo posto nel mondo dopo la Cina. E dalla nave Diamond Princess, bloccata in acque giapponesi dal 4 febbraio scorso, sono sbarcati nelle scorse ore gli ultimi membri dell’equipaggio: tra loro c’è anche il comandante italiano Gennaro Arma.
L’Organizzazione mondiale della sanità segnala che nel mondo sono oltre 87.137 i casi confermati, di cui 79.968 in Cina che registra anche 2.873 morti. Al di fuori della Cina sono 7.169 i casi confermati (1.160 nuovi) in 58 Paesi (5 con nuovi casi nelle ultime 24 ore: Azerbaijan, Ecuador, Irlanda, Monaco e Qatar) e 104 morti (18 nuove). In Italia i casi sono oltre 1600. Per fare fronte all’emergenza in Europa, la Commissione Ue ha presentato il ‘Corona response team’. E la più “grande preoccupazione” dell’Oms sono “le epidemie nella Repubblica di Corea, in Italia, in Giappone e in Iran, dove oggi sono arrivati i nostri esperti”. Per salvare vite, l’Organizzazione suggerisce ai paesi di applicare “misure precoci e aggressive”.
Germania – 150 i casi certificati. I Laender colpiti sono complessivamente dieci. “In 140 casi si conosce il contato originario che ha provocato il contagio, negli altri no, ma si lavora ancora alla ricostruzione”, è stato spiegato. La regione più colpita è il Nordreno-Vestfalia con 86 positivi. Il rischio per la popolazione è stato innalzato a “medio”. Una coppia di tedeschi, originaria di Uetze in Bassa Sassonia, è risultata positiva al test del dopo aver fatto una gita in bus in Alto Adige. La coppia viaggiava insieme ad una comitiva di 47 persone provenienti dalla Sassonia e ora si stanno facendo controlli sugli altri passeggeri del bus, in particolare quelli seduti nelle file posteriori e anteriori, riferisce Die Welt. Il gruppo è tornato oggi in Germania dopo che l’uomo di 68 anni della coppia aveva mostrato i primi sintomi di malessere. In un secondo episodio, una scolaresca di undici alunni e due insegnanti di Goslar, sempre in Bassa Sassonia, di ritorno da una gita scolastica in Alto Adige è stata preventivamente messa in quarantena domiciliare. Lo riferisce l’emittente Ndr1. L’Alto Adige, ricordano i media tedeschi, non è considerata una zona a rischio.
Portogallo – Due casi confermati. Si tratta di due uomini ricoverati negli ospedali di Santo Antonio e Sao Joao di Porto. Uno dei due era stato di recente in Italia. È di ieri la notizia del ricovero al Central University Hospital of Asturias di Oviedo, in Spagna, dello scrittore cileno Luis Sepúlveda, dopo un viaggio in Portogallo dove ha partecipato ad un festival letterario.
Gran Bretagna – 40 i casi confermati. “Tutti e quattro i nuovi pazienti hanno viaggiato recentemente in Italia, e provengono da Hertfordshire, Devon e Kent. Si stanno indagando e tracciando i loro contatti”, ha detto il consigliere per la sanità del governo britannico, Chris Whitty.
Belgio – I sei nuovi casi di coronavirus riguardano persone che sono state recentemente nel Nord Italia. I contagi (cinque nella regione delle Fiandre e uno a Bruxelles) sono stati identificati durante il weekend dopo aver effettuato 140 test. Tutti presentano sintomi lievi come febbre e tosse. Il totale dei casi positivi sale quindi a otto. Ai sei nuovi si aggiungono infatti i due già conosciuti: una donna di Anversa rientrata dal nord della Francia e ora in isolamento in ospedale, e un uomo rientrato da Wuhan, oggi guarito. Intanto le quattro scuole europee ‘Schola Europaea’ della capitale, frequentate per la maggior parte da figli di funzionari delle istituzioni comunitarie, hanno chiesto a professori e alunni rientrati dalle zone a rischio (Cina, Hong Kong, Macao e il territorio italiano soggetto a misure di quarantena) di restare in isolamento a casa per 14 giorni.
Francia – Due altre persone originarie dell’Oise, tra le zone della Francia maggiormente colpite dal coronavirus, sono morte dopo aver contratto la malattia. Era della stessa zona anche il primo morto di nazionalità francese. Le vittime salgono così a quattro, compreso un cittadino cinese. Macron ha annullato tutti gli impegni che non hanno a che fare con la gestione dell’epidemia e dall’Eliseo specificano che il presidente “non è stato contagiato dal coronavirus e non è in isolamento”. La cancellazione degli impegni, ha sottolineato l’Eliseo, risponde semplicemente alla volontà del presidente di “aggiustare la sua agenda rispetto alla situazione per essere disponibile e mobilitato questa settimana”. Il museo del Louvre resta chiuso. Ieri, i dipendenti presenti – circa 300 – si sono riuniti ed hanno votato per esercitare il diritto all’allontanamento del posto di lavoro “quasi all’unanimità”, temendo per la propria salute in presenza dell’epidemia di Coronavirus. Una lunga fila di visitatori ha atteso invano fuori dal museo. lI Salone mondiale del turismo di Parigi è stato annullato, riferisce Le Figaro, nel rispetto dell’ordinanza che vieta eventi con oltre 5mila partecipanti. La manifestazione avrebbe dovuto svolgersi fra il 12 e il 15 marzo.
Repubblica Ceca – A seguito dei tre casi di contagio, sono stati sospesi i voli da Milano, Bologna, Venezia e dalla Corea del Sud. Nelle settimane scorse sono stati sospesi i voli dalla Cina. Tutte le persone contagiate sono tornate dall’Italia e sono state ricoverate nell’ospedale Bulovka a Praga.
Svizzera – 25 i casi confermati. Le autorità federali, per combattere la diffusione della malattia, hanno introdotto oggi nuove raccomandazioni igieniche. Venerdì scorso, il governo aveva già vietato, con effetto immediato, le manifestazioni con oltre 1000 persone almeno fino al 15 marzo 2020. La Federcalcio svizzera ha annunciato la sospensione del campionato di calcio fino al 23 marzo.
Russia – Un cittadino russo, rientrato recentemente dall’Italia, è risultato positivo al nuovo coronavirus, il primo a Mosca. Secondo il centro operativo russo per contrastare il virus, la persona risultata positiva avrebbe contratto il virus “in forma blanda”. Secondo l’indagine epidemiologica, è stato stabilito che il giovane si è ammalato il 21.02.2020 mentre era in vacanza in Italia. È tornato nella Federazione Russa il 23.02.2020 e ha vissuto in una casa privata nella regione di Mosca. Il 27.02.2020 si è recato al policlinico con sintomi di infezioni respiratorie virali acute dell’apparato respiratorio, da cui è stato ricoverato in ospedale per malattie infettive. Tenendo conto dell’anamnesi epidemiologica raccolta (soggiorno in Italia), il paziente è stato isolato nell’apposito reparto”. Lo riporta un comunicato del Rospotrebnadzor, l’Autorità sanitaria russa. “La malattia si presenta in una forma clinica lieve, e la terapia sintomatica viene effettuata. Le condizione sono soddisfacenti. La cerchia di persone con cui ha visitato l’Italia e con cui ha comunicato dopo il suo ritorno in patria è stata subito determinata: sono sotto controllo medico in ospedale o a casa. Il loro esame di laboratorio è in corso”.
Controlli severi in aeroporto: il terminal F dello scalo moscovita di Sheremetyevo, il più grande del Paese, si è trasformato in un set di un film post-apocalittico. Ad attendere i passeggeri in arrivo da aree a rischio come Cina, Iran, Sud Corea e anche l’Italia, ci sono infatti schiere di addetti vestiti con tute protettive bianche, mascherine ed occhiali. Ogni singola persona è tenuta a compilare un modulo in cui comunica le proprie generalità, aree di provenienza, e indirizzo di pernottamento in Russia per i successivi sette giorni. Dati che poi vengono controllati e registrati dagli addetti. Prima di sbarcare dagli aerei i passeggeri vengono controllati con le fotocamere termiche, così da rilevare casi sospetti. Terminata la procedura, ai passeggeri viene consegnato un vademecum in cui si consiglia di non frequentare luoghi affollati per 14 giorni e di avvisare le autorità sanitarie se si sviluppano i sintomi del virus. La Farnesina, sul suo sito Viaggiare Sicuri, avverte che “i viaggiatori che presentino anche solo leggeri sintomi influenzali o da raffreddore/tosse, o con poche linee di febbre, vengono trattenuti in osservazione presso l’aeroporto stesso, con difficoltà di comunicare con l’esterno“.
Lettonia – La Lettonia ha identificato il primo caso di coronavirus sul suo territorio, una donna tornata dall’Italia. Lo hanno annunciato i servizi medici del Paese baltico. La cittadina lettone, la cui identità ed età non sono state rese note, è tornata sabato da Verona su un volo che ha fatto scalo a Monaco. È ora ricoverata in ospedale con suo figlio, che non presenta sintomi. Il resto della sua famiglia è stato messo in quarantena a casa per i prossimi 14 giorni.
Cina – Diciotto province hanno finora ridotto il grado di allerta per l’epidemia: lo Zhejiang è l’ultima ad aver annunciato oggi la modifica. Sono misure, caldeggiate dal presidente Xi Jinping, che puntano a far ritornare l’operatività nei settori industriali e produttivi dopo il blocco deciso per frenare il contagio. Ad esempio, l’Ufficio economico e It di Shanghai ha spiegato che il 66% della attività registrate ha ripreso a funzionare. La provincia orientale dello Zhejiang segna il primo caso di “contagio di ritorno” del coronavirus dall’Italia, dopo quelli quasi tutti legati all’Iran di Pechino, del Guangdong e della regione autonoma Ningxia Hui. La commissione sanitaria locale, scrive il Global Times, ha riferito che la positività ai test è maturata ieri: Wang, questo il cognome della donna di 31 anni, era rientrata da Milano a Qingtian, contea della Zhejiang, il 28 febbraio. La paziente ha preso medicine dal 16 febbraio ai primi sintomi di febbre, tosse e diarrea. Intanto Wuhan ha chiuso il primo dei 16 ospedali messi a punto d’urgenza dopo lo scoppio dell’epidemia. La decisione è maturata grazie al drastico calo dei nuovi casi di infezione, ha riferito il network statale Cctv, ma solo dopo aver dimesso gli ultimi pazienti guariti. La provincia dell’Hubei, di cui Wuhan è capoluogo, ha registrato ieri appena 196 casi di contagi, per la prima volta sotto quota 200 dal 24 gennaio.
Giappone – La Rakuten Fashion Week, in agenda dal 16 al 21 marzo a Tokyo, è stata annullata. L’emergenza sanitaria legata a Covid-19 ha compromesso infatti la situazione sia dal punto di vista di sicurezza sia da quello psicologico, costringendo gli organizzatori a cancellare le sfilate. “Man mano che le preoccupazioni legate all’emergenza del Coronavirus aumentano di giorno in giorno – spiega in una nota la Japan Fashion Week Organization, che promuove l’evento – la nostra principale e massima preoccupazione è sempre la sicurezza di tutte le parti coinvolte e dopo lunghe discussioni siamo giunti alla dolorosa decisione di rinunciare a Rakuten Fwt autunno/inverno 2020”. Per i marchi che dovevano presentare le proprie collezioni “continueremo a fare del nostro meglio – sottolinea la nota – fornendo supporto nell’acquisizione di tutte le opportunità commerciali. Cogliamo l’occasione per scusarci con tutte le persone che hanno investito tempo e fatica per partecipare a questo evento. Ci dispiace sinceramente di dover prendere questa decisione”. Tokyo non è l’unica città asiatica che è stata costretta a rinunciare alle sfilate. Anche la Seoul Fashion Week, in agenda dal 17 al 21 marzo in Corea del Sud, è stata annullata.
Corea del Sud – Lee Man-hee, fondatore della setta religiosa Shincheonji Chiesa di Gesù di Daegu che è il focolaio dell’epidemia di coronavirus nel Paese, è stato accusato di omicidio per avere ostacolato gli sforzi per impedire la diffusione del virus tra i suoi seguaci. Il fondatore ed altri 12 esponenti della setta sono stati accusati infatti di non aver fornito i nomi dei seguaci che potrebbero aver diffuso il virus, ostacolando quindi gli sforzi delle autorità sanitarie locali. I procuratori di Seul ritengono che il leader e gli altri incriminati debbano quindi essere considerati responsabili della morte di alcune delle vittime, finora 22, del coronavirus in Corea del Sud. Lee, che ha 88 anni, oggi ha presentato scuse pubbliche per non aver reagito abbastanza velocemente contro la diffusione del virus all’interno della sua comunità religiosa. “Questa non era la nostra intenzione, ma come risultato molte persone si sono infettate – ha detto in una conferenza stampa a Seul – faremo del nostro meglio per sostenere con tutte le nostre risorse le misure del governo tese a controllare il virus”. La Corea del Sud ha registrato altri 476 casi di infezioni e quattro decessi aggiuntivi. I contagi accertati nel Paese sono nel complesso 4.212 e il numero dei morti è salito a 22.
Israele – Due nuovi casi: si tratta di due israeliani giunti dall’Italia rispettivamente il 25 e il 26 febbraio. Entrambi sono in isolamento. Con loro sale a 12 il numero complessivo di casi di coronavirus in Israele. Ma uno di essi, un ex passeggero della Diamond Princess, è stato nel frattempo dimesso dal centro medico Sheba di Tel Aviv perché guarito. Oggi in Israele è anche il giorno del voto: allestiti seggi speciali per le 5600 persone che si trovano in quarantena.
Tunisia – La Tunisia annuncia il primo caso di coronavirus nel Paese. Si tratta, ha spiegato il ministro della Sanità Abdellatif Mekki, di un tunisino quarantenne tornato dall’Italia in traghetto il 27 febbraio scorso. I primi sintomi sono apparsi due giorni dopo, ha detto il ministro assicurando che il paziente è in isolamento e sia lui che la sua famiglia si trovano in sicurezza, senza aggiungere ulteriori dettagli. Inoltre dalla mattina di ieri due connazionali provenienti da Pantelleria in barca a vela per eseguire un intervento di riparazione in loco sono bloccati a bordo della propria imbarcazione ancorata nel porto di Cap Marina di Monastir, in Tunisia. Le 254 persone che erano a bordo del traghetto sul quale ha viaggiato l’uomo sono stati messi in quarantena.
Marocco – Primo caso di contagio da coronavirus in Marocco. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale MAP, il caso è stato confermato questa sera dopo che i test per l’infezione da coronavirus presso l’Istituto Pasteur-Maroc di Casablanca sono risultati positivi. Il paziente è un cittadino marocchino residente in Italia.
Turchia – Chiunque sia giunto negli ultimi 14 giorni in Turchia dall’Italia è invitato a informarne le autorità locali per i relativi controlli sanitari e a trascorrere in isolamento in casa il periodo in attesa dei risultati. Stesse misure per chi fosse arrivato da Cina, Iran, Iraq e Corea del Sud. Nei giorni scorsi Ankara aveva sospeso i collegamenti aerei da questi stessi Paesi.
Giordania – Primo caso. Secondo l’agenzia giordana Petra, si tratta di un cittadino del regno hashemita tornato due settimane fa dall’Italia. L’uomo è in “isolamento” nella sua abitazione. Le autorità di Amman hanno anche dato notizia di un secondo caso sospetto.
Iran – Mohammad Mirmohammadi, ex parlamentare di Qom e membro del Consiglio per il Discernimento del sistema dal 2018, è deceduto oggi a 78 anni. Il Consiglio è un organo consultivo per la Guida suprema Ali Khamenei (formato da una quarantina di alti funzionari). Sono 66 le vittime per coronavirus in Iran, su un totale di 1.501 casi confermati. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità iraniano Ali Reza Azizi.
Iraq – Il ministero della Sanità iracheno ha confermo altri cinque casi di coronavirus nel Paese, portando a 26 il numero totale dei contagiati. Tre dei cinque nuovi casi è stato registrato a Baghdad, uno nella provincia di Maysan e uno in quella di Najaf, ha aggiunto il ministero in una nota. I cinque nuovi contagiati sono stati trasferiti in quarantena, nel rispetto delle norme previste. Nel dettaglio, sono saliti a 13 i contagiati a Baghdad, cinque quelli nella provincia settentrionale di Kirkuk, quattro a Sulaimaniyah, uno a Babil, uno a Maysan e due a Najaf.
India – Due nuovi casi di Covid-19 sono stati identificati in India, uno a Delhi, l’altro in Telangana. Il paziente di Delhi, riferisce un comunicato diffuso poco fa dal ministero della Salute indiano, è stato recentemente in Italia, l’altro arriverebbe da Dubai. “Entrambi sono in condizioni stabili e vengono tenuti sotto stretto controllo”, assicura il ministero. I casi accertati in India sinora sono cinque: uno dei tre studenti ammalati in Kerala è stato dimesso perché guarito, gli altri due stanno meglio.
Diamond Princess – Il gruppo finale dell’equipaggio che si trovava ancora a bordo della Diamond Princess, incluso il comandante italiano Gennaro Arma, ha completato le procedure di sbarco dalla nave nella giornata di domenica. Lo hanno riferito le autorità giapponesi spiegando che i membri sani dell’equipaggio avevano iniziato a essere rilasciati a partire da giovedì e le ultime 130 persone sono scese ieri. Tra di loro circa 70 cittadini indonesiani che sono stati rimpatriati con un aereo charter del governo di Giacarta. Le altre persone saranno messe in quarantena in centri ospedalieri specializzati situati a Saitama, a nord di Tokyo, e saranno autorizzati a lasciare il Giappone dopo due settimane se risulteranno negativi al coronavirus. Nel periodo in cui la nave è stata ormeggiata a Yokohama, dal 5 febbraio, 705 dei poco più di 3.700 passeggeri e membri dell’equipaggio sono risultati positivi e trasferiti nelle strutture apposite. Il ministro della Salute nipponico Katsunobu Kato, nel ringraziare il comandante Arma, ha detto che la nave sarà disinfestata a rimarrà ancorata a Yokohama per un periodo di manutenzione.
Arabia Saudita – C’è il primo caso: si tratta di un cittadino saudita arrivato dall’Iran, via Bahrein. L’ammalato è stato ricoverato in isolamento e si sta procedendo ai test sulle persone con cui ha avuto contatti.
Ecuador – Sei i casi confermati finora, a seguito del contagio di cinque persone del nucleo familiare della donna ecuadoriana di 71 anni arrivata dalla Spagna e il cui caso è stato segnalato sabato come il primo nel Paese. Il riporta il sito del quotidiano El Comercio. 177 persone sono attualmente sotto monitoraggio epidemiologico per aver avuto contatti con la donna segnalata come primo caso ecuadoriano, ricoverata in terapia intensiva.
Senegal – Il Senegal ha confermato il suo primo caso di contagio da nuovo coronavirus, diventando il secondo Paese dell’Africa subsahariana a contare infezioni. A darne notizia è stato il ministro della Salute, Abdoulaye Diouf Sarr, spiegando che la persona contagiata è un cittadino francese che vive in Senegal ed è rientrato nel Paese dopo le vacanze a Nimes, in Francia, e in un resort sciistico nelle Alpi. È arrivato il 26 febbraio e messo in quarantena all’ospedale Fann di Dakar dopo che ha mostrato sintomi. Il test è poi risultato positivo. L’uomo è in buone condizioni, mentre la famiglia viene monitorata. Le autorità hanno sottolineato che ci sono anche tre casi sospetti tra i passeggeri dell’aereo con cui l’uomo è arrivato da Parigi, che sono tutti sotto controllo.
Usa – Lo stato della Florida – come lo Stato di Washington e la città di San Francisco – ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria dopo che sono stati rilevati i primi due casi. Si tratta di due persone tra cui – spiegano le autorità locali – una che ha viaggiato in Italia. Sotto lo schema elaborato dal New York Time sul numero di contagi e sui Paesi in cui dagli Stati Uniti in questo momento è sconsigliato viaggiare. Sono saliti a 89 i casi in Usa, dopo i nuovi pazienti segnalati in Oregon, Rhode Island, Washington, New York e Florida. I casi erano 65 venerdì scorso. Scuole chiuse per disinfestazione nelle aree di Seattle, Portland e Rhode Island, dopo casi presunti di coronavirus tra studenti e staff. La donna evacuata da Wuhan e risultata positiva dopo due test negativi è ora stata dichiarata positiva. Lo riferisce la Cnn, secondo cui la paziente è stata rimessa in quarantena dopo essere stata inizialmente dimessa dal Centers for Disease Control and Prevention, l’ente governativo che si occupa della salute pubblica. I cittadini americani evacuati da Wuhan con un volo del Dipartimento di Stato erano stati messi in quarantena in una base dell’aeronautica a San Antonio, in Texas. “Quando è stata dimessa la paziente non mostrava sintomi”, spiegano le autorità sanitarie Usa, ora alla ricerca delle persone con cui la donna è stata in contatto.
Australia – C’è un nuovo contagio: si tratta di un operatore sanitario del Nuovo Galles del Sud, che ha lavorato a stretto contatto con dei pazienti e non ha lasciato il paese per tre mesi. I casi registrati nel Nuovo Galles del Sud in totale salgono a nove.
Indonesia – L’Indonesia ha riportato oggi i suoi due primi casi confermati. Una donna di 64 anni e sua figlia di 31 sono risultate positive ai test in un ospedale di Giacarta, ha dichiarato il ministro della Salute indonesiano Terawan Agus Putranto.
Iraq – 21 i casi confermati. Il ministero della Sanità di Baghdad ha dato notizia di altri due casi registrati a Baghdad. Si tratta, riportano i media locali, di due iracheni che sono stati di recente in Iran, ritenuto il focolaio dell’epidemia nella regione.