Huawei ha annunciato la prossima disponibilità per l’Europa della nuova versione del suo smartphone pieghevole Mate Xs. Quest’ultima infatti è un’evoluzione del modello dello scorso anno, con poche novità estetiche ma importanti modifiche sotto la scocca, uno sviluppo necessario dopo le vicissitudini incontrate dalla prima versione lanciata lo scorso anno. Ovviamente il componente che è stato completamente riprogettato è la cerniera, ora più snella, robusta e funzionale, ma anche la piattaforma hardware è stata rivista a un anno di distanza.

Quando chiuso, lo Huawei Mate Xs può contare su due display con pannello OLED flessibile, uno da 6,6 pollici, con rapporto di forma in 19.5:9 e risoluzione di 2480 x 1148 pixel e il secondo, posteriore, da 6,38 pollici con aspect ratio in 25:9 e risoluzione di 2480 x 892 pixel. Il dispositivo si apre poi come un libro, formando un unico pannello borderless da 8 pollici, con risoluzione di 2480 x 2200 pixel.

Tutta la componentistica interna è integrata nella barra laterale destra della scocca, così come i moduli fotografici realizzati in collaborazione con Leica. Cuore del Mate Xs è ora il processore Kirin 990 5G, il medesimo visto a bordo del Mate 30 Pro. Quest’ultimo è poi affiancato da 8 Gigabyte di RAM e da 512 Gigabyte di memoria interna, espandibili tramite lo slot dedicato alle NM Card realizzate sempre da Huawei.

Quando il Mate Xs è richiuso ha uno spessore di 11 mm che scendono a soli 5.4 mm quando lo apriamo. Dimensioni ottime, anche pensando a prodotti come Apple iPad Pro, universalmente riconosciuto come uno dei tablet più sottili del mercato, il cui spessore si ferma a 5,9 mm. Nonostante questo però Huawei è stata attenta anche all’autonomia, riuscendo a integrare una batteria da ben 4500 mAh con ricarica rapida da 55 W, che in soli 30 minuti porta a una carica dell’85%.

Il comparto fotografico è composto da quattro sensori, con quello principale da 40 Mpixel abbinato a un’ottica standard con apertura f/1,8. Troviamo poi un grandangolare da 16 Mpixel f/2,2, un tele stabilizzato da 8 Mpixel f/2,4 e un sensore ToF per la rilevazione dei dati sulla profondità.

Resta invece problematica la situazione software. Huawei ovviamente può ancora utilizzare il sistema operativo Google Android in quanto open source, ma per i servizi bisogna fare affidamento unicamente sugli HMS (Huawei Mobile Service) e allo store proprietario App Gallery per la distribuzione delle applicazioni. Android 10 è stato personalizzato come sempre con l’interfaccia EMUI 10 ed offre funzioni specifiche per sfruttare al meglio il particolare display.

La data di arrivo sul mercato verrà comunicata nei prossimi giorni, proibitivo invece il prezzo, pari a ben 2599 euro, una cifra che lo rende lo smartphone pieghevole più costoso del mercato.

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