La Cina deve trarre la lezione dalle “carenze” emerse nella risposta alla crisi del nuovo coronavirus: lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping in un collegamento in videoconferenza con 170mila funzionari di livello centrale, locale e militare. Lo riferiscono i media locali precisando che Xi Jinping ha parlato dell’epidemia come della massima emergenza sanitaria dalla nascita della Repubblica popolare cinese, nel 1949.

L’epidemia di Covid-19 “è la più rapida nel diffondersi, con il maggior numero di contagiati e la più difficile da prevenire e controllare” dalla fondazione della Repubblica, ha detto nel giorno in cui nel Paese i morti sono saliti a 2.442 e i casi confermati a quota 76.936, mentre all’estero sono esplosi focolai in Corea del Sud, Italia e Iran.

E, quindi, avrà “inevitabilmente grande impatto sull’economia e sulla società”, ma gli effetti saranno “di breve termine e controllabili”. Di conseguenza Pechino rafforzerà le politiche per raggiungere i target di sviluppo del 2020. La Cina, riferisce ancora la stampa locale, manterrà anche una “politica monetaria prudente” e metterà in campo nuove misure al momento più appropriato, come un taglio fiscale per le Pmi in difficoltà.

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