Era in malattia, ma a suo dire i medici gli avevano consigliato di uscire durante le fasce di reperibilità per la visita fiscale. E per questo era andato a vedere Matteo Salvini arrivato a Minerbio (Bologna). Era il 18 novembre e il dipendente di una azienda bolognese, da sei anni rappresentante Rsa della Filt-Cgil, è stato licenziato. Durante la manifestazione della Lega si era fatto un selfie con il leader del Carroccio.

La notizia, sull’edizione bolognese de Il Resto del Carlino, è confermata in ambienti sindacali. Impiegato in una azienda logistica, il 47enne, sarebbe stato visto dai datori di lavoro, nelle immagini riprese da una tv locale, partecipare all’iniziativa della Lega. Dopo una lettera in cui gli era stato annunciato un procedimento disciplinare, che però il dipendente dice di non avere ricevuto, è scattato il licenziamento. L’atto è stato impugnato dai legali di Lanzi, gli avvocati Francesco Alleva, Ugo Lenzi e Gabriele Cazzara.

Il lavoratore ha spiegato al quotidiano che dal 2 ottobre era in malattia, con una prognosi fino al 6 dicembre, per una patologia certificata da medici per cui gli era stato raccomandato di uscire di casa fuori dalle fasce di reperibilità. I legali sostengono che l’autoscatto con Salvini sia stato scattato fuori da questi orari. Contattato dall’Ansa, il segretario della Filt-Cgil Bologna Andrea Matteuzzi ha spiegato: “Conosciamo Lanzi e siamo pronti a dargli la nostra disponibilità per sostenerlo”.

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