La neoministra della Scuola, Lucia Azzolina, risponde e si difende dall’offensiva della Lega che ha chiesto le sue dimissioni, dopo l’articolo uscito su Repubblica e firmato dal linguista e critico letterario Massimo Arcangeli che evidenzia come alcuni passaggi delle prime tre pagine della sua tesi per l’abilitazione all’insegnamento siano stati copiati. Una ricostruzione che ha scatenato i membri del Carroccio che, ha spiegato Azzolina senza però entrare nel merito dei contenuti, ignorano un aspetto: “Non è né una tesi di laurea né un plagio”. E a Matteo Salvini risponde: “Non sa distinguere tra una tesi di laurea e una relazione di fine tirocinio”.

Arcangeli, che è anche docente all’Università di Cagliari, scrive che “più o meno la metà” di quello che è scritto nelle prime tre pagine – le uniche disponibili online del suo lavoro – “è il risultato di un plagio”. I testi contestati rispetto al lavoro di 41 pagine sono tre: il primo è preso dal “Dizionario di psicologia” di Galimberti, il secondo, che riguarda il ritardo mentale, è tratto dal “Trattato italiano di psichiatria” edito da Masson nel 1992, mentre il terzo è una ripresa del “Diagnostic and statistical manual of mental disorders“. In nessuno dei passaggi contestati il testo è riportato tra virgolette, né viene citata la fonte. “Passaggi saccheggiati senza essere nemmeno menzionati”, scrive Arcangeli.

Dopo la pubblicazione dell’articolo, il leader del Carroccio era subito passato all’attacco dell’esponente del Movimento 5 Stelle: “Fare peggio del ministro Fioramonti sembrava impossibile. E invece Azzolina ci stupisce: non solo si schiera contro i precari ma ora scopriamo che copia pure le tesi di laurea. Un ministro così non ha diritto di dare (e fare) lezioni. Roba da matti. Si vergogni e vada a casa”.

“Non fatevi prendere in giro, non è né una tesi di laurea, né un plagio – è la risposta di Azzolina agli attacchi della Lega – Ho sentito tantissime sciocchezze in queste ore, d’altra parte non mi stupisce che Salvini non sappia distinguere una tesi di laurea da una relazione di fine tirocinio Ssis (scuola di specializzazione all’insegnamento secondario). Non ha mai studiato in vita sua e sarebbe strano se le distinguesse”.

Dal fronte leghista, però, di attacchi ne sono arrivati diversi. “Ora facciamo come la Germania, dove Guttenberg, nel 2011, si dimise – ha scritto su Twitter il senatore della Lega Alberto Bagnai, facendo riferimento al ministro della Difesa tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg, che si era dimesso dopo lo scandalo della sua tesi dottorato copiata senza citare le fonti – Avete vilipeso il vostro Paese dipingendolo come un focolaio di corruzione? Ora seguite i vostri modelli”. Sul caso interviene anche il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari: “Che dice il Movimento 5 Stelle in merito alle rivelazioni di stampa che accuserebbero di plagio la loro ministra Azzolina? Perché è calato il silenzio, oggi, nel partito che ha sempre gridato allo scandalo e additato, Azzolina in primis, come mostri gli avversari politici nel nome della trasparenza e dell’onestà? Se ha qualcosa da dire Azzolina lo dica, altrimenti chieda scusa e si faccia da parte”.

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