L’articolo qui pubblicato riporta la ripresa di quanto riferito dalla stampa locale da parte delle agenzie di stampa italiane del 4 gennaio. Solo successivamente è stato reso noto che l’affermazione attribuita al primo ministro finlandese non è mai stata pronunciata da quando Sanna Marin è al governo. Ne abbiamo dato notizia in un successivo articolo

All’inizio del nuovo anno, la giovane premier finlandese fa un passo in avanti per concretizzare le sue promesse elettorali in ambito lavorativo, con il dichiarato obiettivo di migliorare la qualità della vita dei suoi concittadini. Il primo ministro finlandese Sanna Marin ha infatti proposto di introdurre nel Paese la settimana lavorativa corta e a orario minimo: quattro giorni a settimana e giornata lavorativa di sei ore. La più giovane premier del mondo, 34 anni, ha dichiarato: “Credo che le persone si meritino di passare più tempo con le loro famiglie, con quelli a cui vogliono bene e di coltivare i loro hobby e altri aspetti della vita, come la cultura”. Già in un altro Paese scandinavo, la Svezia, è stata approvata la giornata di lavoro di sei ore, introdotta nel 2015.

Sanna Marin aveva promesso la riduzione dell’orario di lavoro, senza che questo comportasse tagli allo stipendio, in occasione del 120esimo anniversario del partito socialdemocratico, di cui è leader di fatto. Appoggia l’idea anche l’unione della sinistra radicale della ministra della Pubblica istruzione Li Andersson. “È importante consentire ai cittadini finlandesi di lavorare di meno. Non è questione di governare con stile femminile bensì di offrire contenuti e mantenere le promesse agli elettori”.

In Finlandia attualmente si lavora in media per 30 ore a settimana, in linea con la media europea. Secondo gli ultimi dati dell’Ocse, i Paesi europei dove si lavora più ore sono Italia, Grecia ed Estonia. Gli italiani lavorano in media 33 ore alla settimana, 7 ore in più rispetto alla Germania. Al di sopra della media europea si trovano anche Irlanda, Portogallo, Slovacchia, Lettonia, Spagna, Slovenia e Lituania. Ridotti orari di lavoro per l’Olanda (28 ore), il Lussemburgo, l’Austria e la Francia (29 ore).

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