A tre mesi di distanza dalle elezioni in Austria è stato raggiunto un accordo tra il Partito Popolare guidato da Sebastian Kurz, cancelliere incaricato, e i Verdi di Werner Kogler, per la prima volta al governo. I due partiti, infatti, hanno siglato un accordo di coalizione, che Kurz ha definito “un eccellente risultato“, frutto di negoziati “non facili”. Il cancelliere ha aggiunto: “Siamo riusciti a unire il meglio dei due mondi”.

Secondo i media austriaci, il nuovo esecutivo potrebbe giurare già il 7 gennaio. Si tratta di un accordo storico: è la prima volta che in un Paese europeo nasce una maggioranza tra popolari ed ecologisti. La precedente coalizione di Kurz con il partito dell’estrema destra Partito della Libertà Austriaco (Fpo) era caduta a maggio in seguito allo scandalo che aveva coinvolto il leader della destra radicale austriaca, accusato di essere corrotto dalla Russia. Il partito di Kurz aveva vinto le elezioni di settembre: i popolari quindi domineranno la compagine ministeriale mentre ai Verdi dovrebbero andare quattro dicasteri, tra cui il “super ministero” dell’Ambiente, che includerà anche Trasporti, Energia e Tecnologia. Secondo il loro leader Werner Kogler, vicecancelliere, i due partiti sono riusciti a “costruire ponti” per formare un governo per “il futuro dell’Austria”. Secondo i media, i Verdi dovrebbero guidare anche Giustizia, Affari sociali e Cultura, mentre al partito del cancelliere Kurz andranno tra gli altri i ministri di Interno, Finanze ed Esteri.

Nel testo del programma di coalizione – 326 pagine – non compare la questione del doppio passaporto italo-austriaco per i Sudtirolesi. Nel testo si parla solo genericamente della “assistenza alle vittime del nazismo e i loro discendenti nel procedimento a ricevere la doppia cittadinanza”. Il precedente governo Kurz con l’ultradestra Fpoe aveva invece previsto la doppia cittadinanza per i Sudtirolesi, le vittime del nazismo e gli austriaci residenti nel Regno Unito in caso di Brexit. A pagina 184 dell’accordo, popolari e Verdi assicurano che “l’Austria sarà anche in futuro a fianco dell’Alto Adige garantendo il suo ruolo di tutela”. I due partiti ricordano che lo sviluppo dell’autonomia altoatesina “è diventato un esempio internazionale” riguardo il superamento dei conflitti e per la tutela delle minoranze: “È compito comune di Austria e Italia – si legge nel documento – garantire in stretto accordo con i rappresentanti dei gruppi linguistici tedeschi e ladini l’ulteriore sviluppo dell’autonomia”. Il programma di coalizione auspica inoltre la riassegnazione di competenze perse dall’Alto Adige negli anni passati, se in accordo con il diritto europeo.

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