Poche ore dopo la decisione di Papa Francesco di abolire il segreto pontificio sulle violenze sessuali, il nunzio apostolico in Francia Luigi Ventura ha rassegnato le sue dimissioni. L’arcivescovo, 75 anni compiuti il 9 dicembre, nunzio a Parigi dal 2009, è sotto inchiesta da parte della magistratura francese per molestie sessuali. A far partire le indagini, le denunce di un paio di giovani funzionari del municipio della Capitale francese. Secondo la testimonianza delle vittime le aggressioni si sarebbero verificate anche durante cerimonie ufficiali all’Hotel de Ville. Papa Francesco ha accettato la rinuncia all’incarico.

Nel luglio scorso la Santa Sede aveva revocato l’immunità diplomatica a Ventura. A trasmettere in Vaticano la richiesta di revoca dell’immunità, presentata dalla procura della capitale francese, era stato il ministero degli Esteri di Parigi. Lo stesso nunzio aveva poi deciso di rinunciare all’immunità, e la Santa Sede aveva confermato precisando che “si tratta di un gesto straordinario che conferma la volontà del Nunzio – aveva spiegato il portavoce vaticano Alessandro Gisotti -, espressa fin dall’inizio della vicenda, di collaborare pienamente e spontaneamente con le autorità giudiziarie francesi, competenti per il caso. La Santa Sede ha atteso, per assumere questa decisione, la conclusione della fase preliminare del procedimento”. La conclusione della fase preliminare del procedimento a carico del Nunzio in Francia è stata comunicata alla Santa Sede a fine giugno. Monsignor Ventura “ha liberamente partecipato” a questa fase giudiziaria, ha precisato ancora Gisotti.

Una denuncia nei confronti di Ventura è stata presentata anche in Canada, sempre per presunte molestie sessuali, secondo quanto riferito nei mesi scorsi dalla Nunziatura di Ottawa. L’arcivescovo Ventura è stato infatti nunzio in Canada dal 2001 al 2009. E anche in questo caso la denuncia era arrivata da un giovane uomo, per una molestia subita sempre nel corso di una cerimonia ufficiale.

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