“Quanto Salvini e Di Maio sono stati informati in corso d’opera sulle trattative relative al Mes? È chiaro che di queste cose si discuteva. I due all’epoca erano vicepremier, non erano vice miei. Quindi, penso che il presidente del Consiglio Conte li avesse informati. Penso che debba rispondere lui su come abbia informato sul testo che era in discussione“. Così, ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, l’ex ministro dell’Economia Giovanni Tria risponde a uno dei conduttori, Simone Spetia, sui negoziati concernenti il trattato di revisione del Mes.

Tria aggiunge: “In ogni caso, di questa trattativa si è discusso in varie riunioni e il testo definitivo è stato pubblicato subito dopo il summit molti mesi fa. Quindi, si tratta di un testo pubblico. Poi, penso che uno possa sempre informarsi. D’altra parte, c’era stata una risoluzione del Parlamento alcuni giorni prima del summit. A mio avviso, ma resta una opinione personale, il testo dell’accordo non è in contrasto con la risoluzione parlamentare. Quel testo fu definito nell’Eurogruppo prima della riunione in Parlamento. Abbiamo poi condotto il negoziato e c’è stato un testo che è passato al summit. Su questo testo abbiamo fatto eliminare delle cose che andavano eliminate. Lo consideravamo un successo. Quanto poi queste cose siano state trasmesse successivamente ai due vicepremier è un problema di Conte“.

Tria, infine, risponde al leghista Claudio Borghi, che lo accusa di aver condotto la trattativa senza mandato parlamentare: “Questa è un’affermazione priva di ogni riscontro nella realtà. Gli accordi nella sostanza sul Mes furono presi a dicembre del 2018, poi si arrivò all’Eurogruppo per definire un testo che dovesse riflettere gli accordi già presi in quel dicembre. I negoziati vennero portati nell’Eurogruppo e i risultati poi andarono al summit. Quindi, non ho nulla da rispondere ad affermazioni fantasiose“.

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