Sono 143 i migranti salvati dalla Guardia di finanza e della Gguardia costiera nel pomeriggio di sabato dopo un naufragio al largo delle coste di Lampedusa, tra la spiaggia dell’isola dei Conigli e cala Galera. “I migranti sono stati portati in salvo – racconta il sindaco di Lampedusa Totò Martello – e le motovedette sono uscite nuovamente per accertarsi che non ci siano persone in mare”. Le persone recuperate sono fatte sbarcare in porto, ma le ricerche continuano: due uomini tratti in salvo si disperano perché tra le persone salvate non ci sono le loro mogli.

A segnalare l’imbarcazione in difficoltà a un miglio dalla costa di Lampedusa è stato un cittadino che ha allertato i soccorsi: sul posto sono state inviate tre motovedette della Guardia costiera, due della finanza e una dei carabinieri. Allertati anche un elicottero e un aereo della Guardia costiera di Catania. I militari, dopo pochi minuti, hanno individuato una piccola imbarcazione di circa 10 metri in difficoltà con circa un centinaio di persone a bordo che, probabilmente per le cattive condizioni meteo, si era capovolta.

Intanto Italia, Germania, Francia e Malta hanno congiuntamente richiesto alla Commissione europea l’attivazione della procedura di ricollocamento dei migranti a bordo della Ocean Viking. È la prima volta che accade: l’intervento europeo viene sollecitato da tutti i Paesi che hanno condiviso il pre-accordo de La Valletta. È un passo significativo in vista di una gestione realmente solidale dei flussi migratori che interessano la rotta mediterranea. Sulla scorta di tale richiesta è stato individuato in Messina il porto di sbarco.

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