Se il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, è indagato per abuso d’ufficio dopo aver nominato come consulenti un geometra e un perito dalla qualifica non meglio specificata, va detto che i suoi assessori non sono stati certo a guardare. Perché a scorrere i curricula degli esperti che la legge pretende dotati “di alta e specifica professionalità”, al servizio della giunta sono spuntati grossisti del settore carni e birre, maestre elementari, guide turistiche, impiegati amministrativi e agenti assicurativi. Insomma, qualche perplessità pare lecita e non è certo legata alle professioni dei neo consulenti, quanto al fatto che la discrezionalità delle nomine finisce laddove inizia “l’alta e specifica professionalità”.

E su questo versante non aiuta un particolare quanto meno “sospetto”: ad accomunare la maggior parte dei neo consulenti c’è il fallimentare risultato alle urne, posto che otto su tredici sono stati trombati alle Regionali o alle Europee 2019. Bocciati, insomma, dagli stessi elettori che hanno incoronato Solinas alla guida della Regione con il 48% delle preferenze. Delusi dal voto e con le porte della Regione sbarrate, sono entrati dalla finestra per chiamata diretta e con un contratto da 100mila euro lordi l’anno.

A fare due conti, da qui al 2024 costeranno alle casse pubbliche 4,5 milioni di euro. Ed è una cifra parziale, visto che tre consulenti hanno firmato un contratto annuale da 100mila euro lordi, nove hanno ottenuto un quinquennale da circa 470mila euro lordi e di tre consulenti non si conoscono dati ufficiali. La cifra di 4,5 milioni è dunque destinata a salire, quando l’attuale esecutivo fornirà tutti i dati, come richiesto dalle norme sulla trasparenza sulla cui applicazione vigila l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. A distanza di mesi dall’insediamento dell’esecutivo, però, sulla pagina istituzionale non compaiono ancora gli staff di sei assessori su dodici (escluso il presidente) e, quando ci sono, molti curricula non risultano nella banca dati del ministero.

Fino ad allora ci si dovrà accontentare delle informazioni disponibili. Come quelle del ragioniere Massimiliano Piu, già grossista nel settore carni e oggi titolare di due società che si occupano di autotrasporto. Sarà per questo che oggi è consulente dell’assessore regionale dei Trasporti, il compagno di partito Giorgio Todde. Il contratto firmato con la Regione dice che Piu percepirà 492.675 euro lordi fino al 19 marzo 2024 per dare consigli all’assessore su temi come bandi da decine di milioni di euro sulla continuità aerea e marittima. Candidato non eletto alle Europee 2019, il neo consulente è stato il segretario della Lega in Ogliastra. Oggi quella carica è occupata dall’assessore Todde.

In fatto di consulenze, il titolare del Turismo Gianni Chessa ha invece optato per una maestra elementare, Roberta Loi, classe 1970, diplomata alle Magistrali ma “iscritta al terzo anno di Scienze della comunicazione istituzionale e d’impresa”, precisa nel curriculum. Istruttrice federale di ginnastica artistica e preparatrice atletica della scuola tennis di Pula dal 1987 al 2000, oggi la neo consulente è consigliere comunale in quota Partito sardo d’Azione a Domus De Maria ed è stata candidata, senza fortuna, alle ultime Regionali. In qualità di consulente incasserà 95mila euro lordi da qui al maggio 2020.

Qualche migliaio di euro in più – 100mila tondi tondi fino a giugno 2020 – percepirà invece Roberto Balistreri, consulente dell’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, entrata nell’esecutivo sardoleghista di Christian Solinas dopo una militanza nel Pd. Diplomato in un non meglio specificato istituto superiore, Balistreri è un agente di commercio. L’esperienza più significativa l’ha maturata nella Maggioli, che si occupa di forniture per enti pubblici, dal vestiario della polizia municipale alla gestione del gettito tributario per piccoli paesi.

Agente di commercio, ma laureato in Scienze politiche, è anche Salvatore Sulas, chiamato in Regione dall’assessore alla Pubblica istruzione Andrea Biancareddu (Udc) con un contratto di 444.321 euro lordi fino al 2024. Già assessore alla Programmazione a Nuoro nel 2010, quando il sindaco era l’esponente del Pd, Alessandro Bianchi, Salvatore Sulas ha seguito un vorticoso percorso politico: segretario a Nuoro dell’Italia dei Valori nel 2012, tre anni dopo passa al Partito democratico, quindi due anni fa si sposta più a sinistra e approda in Articolo Uno-Mdp. Alle ultime Regionali si è presentato con l’Udc ma non è stato eletto. A Cagliari però ci arriva ugualmente, chiamato come consulente dal compagno di partito Andrea Biancareddu. Una curiosità: per un mese, a titolo gratuito, il Capo di gabinetto dell’assessore è stato Francesco Baule, sempre in quota Udc, già noto alle cronache regionali perché da amministratore pubblico era stato condannato a versare nelle casse regionali 100mila euro, poi diventati 22mila in appello, per danno erariale.

Solange Pes, avvocatessa di fede sardista, già assessore alla Cultura del comune di Elmas e attuale consigliere comunale, firma il contratto di consulenza il 23 luglio 2019 e prende servizio nell’assessorato dell’Industria, guidato da Anita Pili. Ci rimarrà, dicono le carte, fino al 19 marzo 2024 dietro un compenso complessivo lordo di 460.778 euro. Candidata alle ultime regionale con i Quattro mori, non è stata eletta. Tra le capacità e competenze elencate nel cv: “Notevole abilità nella stesura di discorsi politici” e “viaggi frequenti” per impegni professionali e consulenze “presso le città di Roma e Milano”. Evidentemente senza oltrepassare la cintura urbana.

Curiose anche le “capacità e competenze” di Antonella Zedda, consulente dell’assessore all’Ambiente Gianni Lampis (Fratelli d’Italia): “Attitudine ad accettare la gerarchia”, scrive la 43enne originaria di Isili, dove lavora come responsabile amministrativa e contabile nell’azienda vitivinicola di famiglia. Mansioni principali: gestione amministrativa e del personale, consulenze tecniche su gestione rifiuti, sicurezza e ambiente. Candidata alle ultime europee con il partito di Giorgia Meloni, diplomata (non è indicato l’istituto), iscritta dal 1996 alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari, è anche agente assicurativo. Tra le esperienze più significative, dal 1998 al 2010 l’attività di “consulente” per l’organizzazione di eventi dell’associazione Caravella di Cagliari, storica sigla di Alleanza nazionale prima e Fratelli d’Italia poi, palestra giovanile per la maggior parte degli esponenti di destra della politica sarda. Per Zedda, un contratto di 469mila euro lordi fino a marzo 2024.

Anche il vicesegretario del Partito sardo d’azione e attuale assessore all’Urbanistica Quirico Sanna ha giocato in casa, designando come consulente il responsabile organizzativo del Psa Stefano Esu, giornalista pubblicista dal 2012, guida turistica dal 2013, laureato nel 2005 in Beni archeologici con un lungo elenco di incarichi nelle Acli. Dal 2016, è assessore comunale nel comune sulcitano di Perdaxius. Il compenso: 469mila euro lordi fino al 2024.

Consulente dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Frongia è invece un’impiegata amministrativa dell’Azienda sanitaria locale di Cagliari, Lucia Tidu. Laureata in Scienze politiche, nome importante nelle gerarchie del partito dell’assessore Frongia (Riformatori sardi), è stata candidata senza successo alle elezioni comunali a Cagliari nel 2016. Ignoto il compenso, posto che non sono stati pubblicati né il curriculum, né i dati relativi al contratto di consulenza.

Nessuna informazione nemmeno sul compenso di Alessandro Serra, già portavoce dell’allora presidente della Regione Ugo Cappellacci e oggi consulente per il forzista Giuseppe Fasolino, assessore al Bilancio e alla programmazione, balzato alle cronache nazionali, pochi giorni dopo la nomina nell’esecutivo Solinas, per un debito con Equitalia di circa 425mila euro.

Impossibile sapere qualcosa in più su Paola Coiana, consulente dell’assessore agli Affari generali Valeria Satta. L’unico dato disponibile è il compenso: 469mila euro lordi fino a marzo 2024.

Dati noti e nome ancor di più, al contrario, quelli di Marco Tedde, avvocato, già sindaco forzista di Alghero e consigliere regionale, candidato alle ultime consultazioni ma non eletto. Oggi è consulente dell’assessore al Lavoro in quota Forza Italia, Alessandra Zedda, per 460.778 euro lordi in cinque anni. Curriculum oggettivamente solido, quello di Tedde, che all’attività professionale ha sempre affiancato quella politica. Uno dei pochi nomi, insomma, che sembrano soddisfare i requisiti di legge.

Infine, è spuntato ufficialmente il terzo consulente nominato dal presidente Solinas al fianco del geometra Franco Magi (vicepresidente della Commissione di garanzia del Psa, 492.675 euro lordi dal 9 aprile 2019 al 19 marzo 2024) e del perito Christian Stevelli (commissario provinciale a Cagliari del Psa e componente del Consiglio nazionale, 492.675 euro lordi dal 4 aprile 2019 al 19 marzo 2024). Si tratta dell’ex capogruppo del Psa in Consiglio regionale nella scorsa legislatura, Gaetano Ledda, che ha firmato un contratto annuale da 98.738 euro lordi fino al 31 maggio del prossimo anno. Nota curiosa: nella “Dichiarazione di assenza di conflitto di interessi”, obbligatoria per poter firmare il contratto da consulente, alla voce “incarichi ricoperti” Ledda dimentica di riportare i cinque anni trascorsi in consiglio regionale, dal 2014 al 2019.

Diplomato al liceo classico di Ozieri, alla voce “professioni esercitate” il curriculum riporta un laconico “lavoratore autonomo, imprenditore”. Tradotto: agente di commercio nel settore bibite, in particolare birre. Qualche informazione in più arriva dal paragrafo “altre attività”, vale a dire la miriade di incarichi politici ricoperti da Ledda nel corso degli anni. Una lista che il neo consulente avrebbe voluto aggiornare, nel febbraio scorso, con la riconferma in Consiglio regionale. Le urne sono state inclementi, ma l’aggiornamento del curriculum è stato solo rimandato al 25 giugno scorso, quando l’esponente sardoleghista è diventato il terzo consulente di Christian Solinas.

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