Arriva al Cinema delle Province di Roma, nelle sale dal 6 novembre, il film ‘Anima’ per la regia di Pino Ammendola e Rosario Maria Montesanti, con la media partnership di Loft, presentato lo scorso maggio alla Casa del cinema di Villa Borghese. La storia ruota intorno a una malattia immaginaria, ma non troppo distante dal reale: Atassia Neuro Ipofisaria Monolaterale Acuta, di cui ‘Anima’ è appunto l’acronimo. A soffrire di questa particolare patologia è il protagonista, Anio Modòr, tipico politico italiano, corrotto e corruttibile interpretato da Pino Ammendola. A fuorviare per primo il politico è Andrea Roncato, ai tempi della prima, importante campagna elettorale.

Durante l’ennesima telefonata tra “amici di amici” Anio viene colpito da un ictus e, condotto in ospedale, cade in coma. Modòr entra così in un limbo, rappresentato idealmente nel film dall’aereo DC3 Dakota, omaggio al capolavoro ‘Casablanca’ del 1942. Ad aspettarlo in questa “zona nera” ci sono uno steward e un tutor, interpretati da Adolfo Margiotta e Massimo Olcese. L’amara ironia dei due traghettatori porterà Anio a rivivere tutti gli errori della sua vita, soprattutto di quella politica, compiuti accanto agli immancabili compagni di partito, qui interpretati da Franco Oppini, Giorgio Gobbi e Mino Caprio, e ai “poteri forti” qui affidati ad Augusto Zucchi, chierico e fedele consigliere dell’amico politico. Gli errori e la corruzione, nel caso di un politico, hanno pesanti conseguenze, soprattutto sulle vite degli altri e proprio davanti a queste viene messo Modòr, che si scopre ormai distante anni luce dalla purezza della sua infanzia e dai principi che avevano ispirato la sua carriera politica. La vera domanda però è questa: solo i politici dimenticano la trasparenza di un tempo e si lasciano corrompere? Viene da pensare che, forse, in ognuno di noi viva un Anio Modòr.

Se il regista Rosario Maria Montesanti aveva riconosciuto al film “un’impronta zavattiniana”, in tanti hanno rintracciato una struttura basilare molto vicina al mondo del teatro e ai modelli di Charles Dickens. ‘Anima’ è stata definita in molte recensioni una “commedia drammatica” che “fa pensare senza annoiare”, parola della firma del Corriere Massimo Gramellini. Il noto regista Pupi Avati ha definito il film “aggraziato e ricco d’inventiva”. Per questo e molto altro, ‘Anima’ ha iniziato a ricevere premi già prima della presentazione, quando si è aggiudicato il Grifo d’oro di Perugia per “il valore etico” e “l’impegno morale e sociale”. Questa estate il film ha conquistato il premio Vigna d’argento per “lo stile originale e innovativo, vicino al senso comune”, mentre in tempi più recenti ha ricevuto una menzione speciale all’Ariano International Film Festival.

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