Si sono aperti i battenti del Tokyo Motor Show, rassegna dove i maggiori costruttori del Giappone presentano le loro ultime automobili, tante e tutte elettrificate. L’evento, che ha cadenza biennale (durerà fino al 4 novembre), fa i conti con la fisiologica carenza di marchi stranieri, che disertano l’appuntamento soprattutto al fine di contenere le spese. Senza contare che i saloni automobilistici tradizionali stanno progressivamente perdendo appeal in favore di manifestazioni meno “ingessate” e costose. Per attirare il pubblico e mantenere alto l’interesse sulla fiera, quindi, sono state programmate aree esterne che includono test-drive, spettacoli musicali e competizioni di e-sport, ovvero gare di videogiochi.

Veniamo alle principali novità: in casa Toyota la più interessante è il prototipo che anticipa la seconda edizione dell’auto elettrica a idrogeno, la Mirai, ora dotata di trazione posteriore e capace di 650 km di autonomia, il 30% in più rispetto alla prima generazione del modello. La propulsione è affidata a un motore elettrico alimentato da una fuel cell, che produce corrente (e vapore acqueo di scarto) facendo reagire idrogeno conservato dalla bombola e ossigeno atmosferico. La versione di serie arriverà nel 2020 e in plancia avrà due display da 8 e 12,3 pollici dedicati rispettivamente a strumentazione e infotainment.

Decisamente più emozionale la e-Racer Concept, una biposto sportiva a batteria dalle linee futuristiche e minimaliste. Mentre è tutta una questione di razionalità per la Ultra Compact BEV che, come suggerisce il nome, si distingue per dimensioni estremamente ridotte, pensate per smarcarsi agilmente dal traffico caotico delle metropoli: in vendita da fine 2020, ha due posti, è lunga 2,49 metri e può contare su un’autonomia di 100 km (velocità massima di 60 km/h). Per Toyota, poi, la kermesse nipponica sarà un antipasto di ciò che vedremo alle Olimpiadi di Tokyo del 2020, dove il costruttore è pronto a stupire il mondo con i suoi ritrovati in termini di robotica ed elettrificazione della mobilità, ideati per amplificare lo spettacolo e supportare atleti e pubblico.

Fra le novità più fotografate c’è la nuova Honda Jazz, la piccola monovolume che, per la prima volta, sarà proposta sul mercato – in Europa arriverà a metà 2020 – con motorizzazione ibrida: annovera un’unità a benzina di 1,5 litri di cilindrata che fa da generatore e, a seconda delle situazioni, fornisce energia alla batteria a litio o al motore elettrico, l’unico a essere congiunto alle ruote. All’interno, nonostante le dimensioni esterne contenute, trionfa la spaziosità: merito pure dei i sedili posteriori scorrevoli, pieghevoli o ribaltabili. Infine, la Jazz sarà proposta anche in un’inedita configurazione col piglio da suv, denominata Crosstar.

Da non perdere lo stand Mazda, che svela la sua prima vettura elettrica di serie: si chiama MX-30 e sfrutta un pacco batterie da 35,5 kWh (assicura un’autonomia di circa 200 km), abbinato a un propulsore a emissioni zero che dovrebbe erogare circa 143 Cv. Successivamente, dovrebbe arrivare anche una variante con range extender, cioè con motore a benzina (di tipo rotativo) chiamato a fare da generatore di elettricità per estendere l’autonomia complessiva. Interessante la soluzione della portiera posteriore con apertura controvento, ispirata alla sportiva RX-8, l’ultima a essere proposta col motore Wankel, mentre la silhouette strizza l’occhio ai suv-coupè. In Europa debutterà nella seconda metà del prossimo anno.

I prototipi by Nissan si chiamano IMK e Ariya: il primo è un piccolo veicolo elettrico a guida autonoma ispirato alle “kei car”, le microvetture pensate per le congestionate metropoli giapponesi. Più globale la Ariya, un concept 100% elettrico da cui deriverà un crossover da circa 4,6 metri di lunghezza in arrivo nel 2021. Al suo interno abbondano le superfici touch, mentre le informazioni di guida vengono proiettate sullo schermo principale da 12,3″.

Avveniristica la Lexus LF-30, un’elettrica da 5 metri di lunghezza dotata di guida autonoma e votata contemporaneamente al comfort e alle prestazioni: la meccanica consente di marciare a trazione anteriore, posteriore o integrale. Mentre la potenza complessiva è di 544 cavalli (con 700 Nm di coppia motrice), sufficienti per catapultare i 2.400 kg della concept da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi. La velocità massima è di 200 km/h e l’autonomia Wltp, grazie al pacco batteria da 110 kWh posizionato sul fondo della vettura, è di 500 km.

A novembre, poi, Lexus presenterà la sua prima elettrica di serie e presto debutterà la plug-in hybrid. Infine, fanno parte delle novità la concept Mi-Tech di Mitsubishi, studio per un suv biposto compatto ibrido plug-in con tetto targa, e la nuova Levorg, la station wagon della Subaru giunta alla seconda generazione e attesa sul mercato nel 2020: a Tokyo si mostra sotto forma di prototipo, praticamente pronto a prendere la via delle linee di montaggio. Costruita sulla Subaru Global Platform, sfrutta il duo meccanico che abbina il motore di 1,8 litri boxer turbo alla trazione integrale.

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