“Una maratona stampa” in diretta sui social network: è quello che farà a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che dalle 10.00 di giovedì 10 ottobre risponderà alle domande dei giornalisti per tutta la giornata. Lo si apprende dalla agenzia Interfax che riporta una nota dell’ufficio stampa presidenziale. Il programma prevede che “i rappresentanti dei media pongano domande al capo dello Stato in gruppi da sette a dieci persone“. I gruppi poi cambieranno “ogni 30 minuti” e saranno formati “in linea con l’elenco di accreditamento”. I giornalisti potranno anche lavorare in un centro stampa organizzato sul territorio del mercato alimentare di Kiev, dove la maratona verrà trasmessa in diretta. “Tutti i media riceveranno una risposta che conferma l’ora dell’incontro con il presidente”, ha affermato l’ufficio presidenziale di Kiev.

Zelensky è al centro del “Kievgate”, il caso scoppiato dopo che è stata diffusa la trascrizione della telefonata svolta il 25 luglio tra Donald Trump e Zelesnky stesso, con cui il presidente Usa avrebbe chiesto all’ucraino di riaprire l’indagine su Hunder Biden, figlio dell’ex vicepresidente Joe, ora candidato alle primarie democratiche alla Casa Bianca per le presidenziali del 2020. Sulla vicenda continuano a trapelare aggiornamenti. Pochi giorni fa il New York Times, dopo aver riportato che Gordon D. Sondland, ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Unione europea, e Kurt D. Volker, ex inviato speciale Usa in Ucraina, hanno lavorato a una dichiarazione per il nuovo presidente ucraino in cui quest’ultimo si sarebbe impegnato in indagini riguardanti il candidato Dem alle elezioni 2020, ha reso noto che un secondo funzionario dell’intelligence, dopo la prima “talpa”, è pronto a sporgere denuncia formale e testimoniare al Congresso sui contatti con Kiev.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

TRUMP POWER

di Furio Colombo 12€ Acquista
Articolo Precedente

Siria, Conte: “Preoccupato per iniziativa unilaterale della Turchia. No a ulteriore destabilizzazione della Regione”

next
Articolo Successivo

Siria, il confederalismo curdo è un’alternativa rivoluzionaria da difendere

next