Il Nobel per la Chimica è stato assegnato a John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino “per lo sviluppo di batterie agli ioni di litio”. I tre scienziati hanno contribuito all’invenzione delle batterie oggi comunemente utilizzate nei telefoni cellulari, personal computer e auto elettriche aprendo la strada a fonti di energia diverse dai combustibili fossili.

All’inizio degli anni ’70 Whittingham, 78 anni, britannico, come scrive l’Accademia di Svezia “utilizzò l’enorme spinta del litio per liberare il suo elettrone esterno per lo sviluppo della prima batteria al litio funzionante”. Goodenough, tedesco, 97 anni, ne ha invece “raddoppiato il potenziale” “creando le giuste condizioni per una batteria molto più potente e utile”. Yoshino, giapponese, 71 anni, “è riuscito a eliminare il litio puro dalla batteria, basandosi invece interamente sugli ioni di litio, che sono più sicuri del litio puro. Ciò ha reso la batteria utilizzabile in pratica”.

Goodenough dal 1952 ha lavorato negli Stati Uniti, nell’Università di Chicago e poi in quella del Texas ad Austin. Whittingham dopo aver lavorato nell’Università di Oxford si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha insegnato nell’Università di New York. Yoshino ha lavorato nell’Università di Osaka e poi nella Meijo University di Nagoya. “Con il loro lavoro, i premiati quest’anno per la Chimica – scrive in un tweet l’Accademia di Svezia – hanno messo le fondamenta per una società wireless e libera dai carburanti fossili”.

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