Spray al peperoncino, idranti e lacrimogeni. E un manifestante colpito al torace da un proiettile esploso dalle forze di polizia. L’altra faccia delle celebrazioni per il 70esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese sono le proteste e gli scontri andati in scena a Hong Kong che hanno costretto il governo a dichiarare “allerta rossa” e a evacuare il Parlamento. Almeno, 51 i feriti registrati, di cui due gravi, mentre più di 100 gli arresti.

Tutto è iniziato quando gli attivisti della Lega socialdemocratica, che da mesi sfilano per le strade del Porto Profumato contro l’ingerenza cinese, si sono trovati di fronte un gruppo di manifestanti pro-Pechino, a Wan Chai, intento a cantare l’inno nazionale cinese dopo la cerimonia dell’alzabandiera tenutasi al chiuso del Convention and Exhibition Centre a causa delle temute proteste. Il clima si è surriscaldato, tanto che la polizia è dovuta intervenire utilizzando spray urticante contro la folla.

Mentre il presidente Xi Jinping prometteva nel suo discorso “prosperità e stabilità” per Hong Kong e Macao, le regioni semi-automone basate sul sistema “un Paese due sistemi”, assicurando che gli sforzi “per la completa riunificazione andranno avanti”, gli agenti di Hong Kong hanno dovuto usare gli idranti per disperdere i manifestanti fuori dalla sede del governo nell’ex colonia britannica, assediata da migliaia di manifestanti. A Wong Tai Sin, in Shatin Pass Road, secondo quanto riportano i media locali, sono stati utilizzati anche i lacrimogeni per arginare la folla.

In altre zone, come sull’isola di Kowloon, la polizia ha addirittura esploso alcuni colpi di avvertimento in aria e proprio in uno di questi casi, in Hoi Pa Street, a Tsuen Wan, un attivista di 18 anni è stato colpito al torace. A conferma di questa ricostruzione, c’è un video postato sui social all’incrocio tra Waterloo Road e Nathan Road dove alcuni agenti, per sfuggire all’assedio degli attivisti, hanno appunto sparato alcuni proiettili. Una fonte anonima della polizia ha dichiarato ad Afp che “un poliziotto ha sparato con la sua pistola dopo essere stato attaccato e un manifestante è stato colpito al petto oggi nell’area di Tsuen Wan”. Secondo quanto riportano i media, il ragazzo è stato ricoverato al Queen Elizabeth Hospital, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico, ed è in condizioni gravi dopo il colpo sparato dall’agente da un metro di distanza.

Il capo della polizia, Stephen Lo, ha difeso i suoi agenti definendo gli spari “legali e ragionevoli”. In una conferenza stampa convocata intorno a mezzanotte, Lo ha spiegato che c’erano condizioni di “estremo pericolo”. “La vita dell’agente era in pericolo, egli ha preso la decisione che ha preso. Penso sia legale e ragionevole”, ha aggiunto.

A causa degli scontri, il governo di Hong Kong ha emesso la “allerta rossa” ordinando l’evacuazione “immediata” del complesso del Parlamento per motivi di sicurezza, si legge in una nota. La polizia ha reso noto di aver arrestato oltre 100 persone, di età tra i 15 e i 44 anni, con l’accusa di diversi reati, compreso il possesso non autorizzato di armi e la partecipazione ad “adunate sediziose”, e sequestrato una gran quantità di “armi e materiali sospetti”. Tra lunedì e martedì, gli agenti hanno effettuato una serie di perquisizioni in 48 case.

Nonostante il divieto della polizia a manifestare, nel pomeriggio ci sono molti eventi in programma. Il corteo più importante è segnalato nel centro della città, con migliaia di persone di ogni età che, vestite di nero, stanno scandendo slogan di denuncia contro il Pcc.

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