È morto il deposto presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali. Aveva 83 anni e nei giorni scorsi era stato ricoverato a Gedda, in Arabia Saudita, perché “molto malato”, come aveva spiegato la figlia Halima. Lo riferiscono il ministero degli Esteri tunisino e l’avvocato dell’ex presidente, Mounir Ben Salha. Quest’ultimo aveva anche ricordato che l’ex presidente era da anni in cura per un tumore alla prostata. Prima di morire, l’ex presidente aveva chiesto di essere sepolto nella città santa della Mecca, come ha spiegato l’emittente Nessma tv.

Era da anni in esilio in Arabia Saudita, dove era arrivato nel 2011 insieme alla moglie Leila e ai tre figli, Nesrine, Halima e Mohamed. Ben Ali Aveva lasciato la guida del Paese il 14 gennaio del 2011 dopo le sanguinose proteste esplose per il carovita, che hanno poi portato alla rivoluzione dei gelsomini e alle varie Primavere arabe. Al potere per 23 anni, era stato dichiarato presidente della Repubblica il 7 novembre 1987, secondo nella storia del Paese a ricoprire questa carica, alla quale era arrivato dopo solo due settimane dalla sua nomina a primo ministro. Ha deposto il suo predecessore, Habib Bourguiba, con quello che è passato alla storia come un ”colpo di stato medico”: ha infatti richiesto ai medici di giudicarlo non idoneo per senilità.

Il partito di Ben Ali, il Raggruppamento Costituzionale Democratico (Rcd), erede del Partito Socialista Destouriano, ha dominato la scena politica nazionale per oltre vent’anni. Nel 1999, in occasione delle prime elezioni presidenziali con due candidati, il partito ha ottenuto il 99,66 per cento dei voti. Nel 2002 Ben Ali ha imposto una riforma costituzionale che ha abolito la durata della carica presidenziale, permettendo la sua rielezione nel 2004 con il 94,5 per cento dei consensi.

Non è mai stato in carcere, nonostante nel 2011 sia stato condannato da un tribunale tunisino in contumacia a 35 anni di detenzione per corruzione e torture e, l’anno seguente, ad altri 20 per incitamento a “omicidio e saccheggio”.

Nato il 3 settembre del 1936 nella città di Hammam Sousse, come molti giovani tunisini ha partecipato alla resistenza armata contro la Francia. Dopo l’indipendenza della Tunisia nel 1956, è entrato nell’esercito e ha iniziato la sua carriera come militare, nelle forze armate del ministero della Difesa dal 1964 al 1974. Nel 1977 è stato promosso direttore generale della Sicurezza Nazionale per il ministero dell’Interno, tre anni dopo ha assunto invece l’incarico di ambasciatore della Tunisia in Polonia. In seguito è tornato in patria – nel 1987 – per ricoprire la carica di ministro della Difesa.

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