“La scissione di Renzi? Un errore, altrimenti avrei aderito. Resto nel Pd“. A rivendicarlo ai microfoni de IlFattoquotidiano.it il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci, uscendo da Palazzo Madama, nel giorno in cui l’ex segretario Pd ed ex premier ha ufficializzato il suo addio al partito. “Sono convinto che il progetto del Pd sia ancora attuale, quindi indipendentemente dal mio ruolo ho preso questa decisione”, ha aggiunto.

Poi, di fronte a chi evoca la possibilità che una pattuglia renziana resti nel gruppo dem per condizionarlo dall’interno, Marcucci si è difeso: “Se mi chiedessero un passo indietro da capogruppo? Non è un tema che mi preoccupa, io resto lo stesso tra i dem”. Smentendo poi la notizia secondo cui un suo immobile, nel centro di Roma, possa diventare la nuova sede del partito di Matteo Renzi: “Nulla da negare, semplicemente non è vero“. Sui numeri, invece, della diaspora renziana, per ora Marcucci prende tempo: “Se saranno più di dieci i senatori che lasceranno il gruppo Pd a Palazzo Madama? Non lo so, vedremo domani nell’assemblea del gruppo”.

Articolo Precedente

Matteo Renzi lascia il Pd e fonda un nuovo partito. Conte ora può stare sereno (davvero)

next
Articolo Successivo

Davide Casaleggio: “Il rappresentato dovrebbe decidere sempre”. E difende il voto online: “Pericoloso? Superare la paura del futuro”

next