“Conte bis? E’ proprio il governo che gli italiani sognavano: Pd, 5 Stelle, Boldrini. Io lascio che il Palazzo si chiuda in se stesso, come fece Maria Antonietta che, quando il popolo in Francia aveva fame, diceva: ‘Lanciate delle brioche’”. Così, a In Onda (La7), l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, attacca il governo M5s-Pd-LeU, rendendosi protagonista di un serrato confronto con uno dei conduttori, David Parenzo.
“Questa è un’operazione di poltrona e di Palazzo – ribadisce Salvini – ideata tra Berlino, Parigi e Bruxelles, cioè da Merkel, da Macron e dalla Ue”.
“Veramente l’ha ideata lei, è lei che ha staccato la spina, non Macron”, obietta Parenzo.
“Io mi riferisco al governo Conte bis, cioè Monti bis, certamente festeggiato dalla Merkel e da Macron”, ribatte il leader della Lega.
“No, mi scusi – puntualizza Parenzo – Il caso di Salvini e dell’estate è questo: è l’unico giallo in cui la vittima è anche il carnefice. Non è Macron, è Salvini”.
“Se lei mi imputa come reato il fatto di aver provato a far votare gli italiani – risponde Salvini – allora confesso: sono un democratico e mi piace che votino i cittadini. Pensa un po’”.
Circa il nuovo ministro dell’Interno, l’ex prefetto Luciana Lamorgese, l’ex titolare del Viminale afferma: “Do i giudizi sulle persone dopo averle viste lavorare”.
I conduttori, Luca Telese e David Parenzo, obiettano che al Viminale Lamorgese aveva collaborato con lo stesso Salvini, che ribatte: “Sì, ma ci ho lavorato poco e non mi permetto di dare giudizi su una persona che non conosco. Lamorgese non ha Instagram e non usa i social? Non è un merito, né un demerito”.
Poi, risponde, piccato, a Telese che gli ricorda il tour estivo e il Papeete: “Secondo lei, decido del futuro del Paese in base alle discoteche? Ma sia serio. Che sia reato andare in spiaggia l’ho scoperto quest’anno”.
“Ma chi l’ha detto? – ribatte Telese – Ho solo chiesto se, nella sua scelta, ha contato l’entusiasmo che ha sentito intorno a sé”.
“L’entusiamo c’era prima e c’è adesso – risponde il leader della Lega – Forse adesso trovo ancora più gente che mi dice: ‘Grazie Salvini, perché abbiamo capito da che parte stanno i poltronari e da che parte stanno le persone con dei valori. Quindi, rifarei 100 volte la mia scelta”.
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