Due giorni fa, dal G7 di Biarritz, Giuseppe Conte aveva individuato tra le priorità in agenda l’esigenza di “governare processi complessi come la trasformazione digitale“. E lo stesso giorno è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto – varato dal cdm a giugno ma rimasto finora in standby – che istituisce a Palazzo Chigi il nuovo Dipartimento per la trasformazione digitale incaricato di supportare il presidente del Consiglio “per la promozione ed il coordinamento delle azioni del governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali”.
Dal gennaio 2020 prenderà il posto del team digitale voluto dall’ex premier Matteo Renzi e guidato da Diego Piacentini, che il governo gialloverde aveva prorogato dopo l’addio nel settembre 2018 del manager Amazon, sostituito da Luca Attias.
Articolato in “non più di due uffici di livello dirigenziale generale e in non più di due servizi di livello dirigenziale non generale”, il Dipartimento avrà tra l’altro l’incarico di vigilare su PagoPa, la società che gestisce il sistema di pagamenti elettronici che permette di versare tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro pagamento verso le pubbliche amministrazioni, le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le ASL.
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